Domenica, 07 Ottobre 2012 00:00

Rifiuti, ancora molte sostanze dannose nelle case

Una ricerca di Ecodom, commissionataa Ipsos, alza il velo sulle abitudini di smaltimento degli italiani

Ecodom, uno tra i principali consorzi italiani di recupero e riciclaggio degli elettrodomestici, ha commissionato a Ipsos l’indagine quantitativa sulle “abitudini di utilizzo e smaltimento delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) da parte dei consumatori italiani”. Ipsos ha realizzato 3.262 interviste su un campione rappresentativo di 44.249.512 cittadini tra i 18 e i 74 anni. L'obiettivo dell'indagine era analizzare quanti elettrodomestici, grandi e piccoli e apparecchiature informatiche, sono nelle case degli italiani, per scoprire quanti siano inutilizzati e come sono smaltiti, e per trovare soluzioni in linea con gli obiettivi di raccolta imposti dalla Nuova Direttiva Europea.

Quanti apparecchi elettrici?

Dalla ricerca emerge che, ogni famiglia possiede un totale di 46,5 apparecchi elettrici: per i grandi elettrodomestici la lavatrice è la più diffusa, presente nel 95% delle case, seguita dal combinato, frigorifero e freezer, (84%), dalle cappe aspiranti (77%) e dai forni a incasso (64%). Solo una famiglia su due possiede una lavastoviglie (51%) e oltre una famiglia su tre usa i piani di cottura elettrici (37%). I condizionatori portatili si trovano alla fine della classifica, posseduti solo dal 14% delle famiglie, rispetto ai condizionatori fissi posseduti dal 37%. Ultima in classifica l’asciugatrice, presente solo nell’8% delle case italiane.

Ferro da stiro, il ped più diffuso

Per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici, il ferro da stiro è il più diffuso (97%), seguito dall’aspirapolvere (91%), dal trapano (67%) e dal frullatore (66%). Il 63% delle famiglie possiede un forno a microonde e un tostapane, mentre solo il 27% possiede una friggitrice, il 18% un bollitore, il 17% un tagliaerba elettrico, il 16% un’idropulitrice. Ultimi in classifica il ventilatore a parete (15%) e il macina caffè (13%).

Non più funzionanti o non più utili

L’analisi evidenzia inoltre che il 19% del totale degli elettrodomestici presenti nelle case degli italiani, non sono più utilizzati da un lato perché non funzionanti, dall’altro perché non più utili e quindi abbandonati nei garage o dimenticati nelle soffitte. Al primo posto ci sono i condizionatori portatili (32%), seguiti dall’asciugatrice (21%) e dai boiler elettrici (16%) per i grandi elettrodomestici. Le pianole (48%), seguite dai video registratori (43%) e dai monitor per il tubo catodico (38%) rappresentano i piccoli elettrodomestici più facilmente dimenticati.

Discarica abusiva: condizionatore al top

Il principale canale di dismissione dei grandi elettrodomestici, soprattutto nel caso di lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie, giunti a fine vita è rappresentato dalla Grande Distribuzione, che ritira l’elettrodomestico guasto in seguito all’acquisto di un’apparecchiatura equivalente. Nel caso di boiler elettrici e di congelatori i cittadini preferiscono rivolgersi alla municipalizzata locale. L’elettrodomestico che maggiormente è smaltito in maniera scorretta (discarica abusiva, strade di periferia, …) è il condizionatore portatile.

Bollitori e frullatori nell'indifferenziata

Diversa è la situazione per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici ritirati, nella maggior parte dei casi, dalla municipalizzata locale (tagliaerbe, tostapane, ferri da stiro, forni a microonde) o portati direttamente all’isola ecologica, oppure smaltiti in maniera scorretta soprattutto per quanto riguarda i bollitori, i frullatori e i trapani che finiscono nella spazzatura indifferenziata o nelle discariche abusive. La municipalizzata locale è il canale preferenziale di dismissione anche per gli apparecchi informatici come le stampanti, i desktop, le tastiere, monitor a schermo piatto, mentre i navigatori satellitari e i laptop, se ancora funzionanti, hanno una seconda vita perché regalati o portati in un’altra abitazione. Il mouse e le tastiere invece sono gli apparecchi che più di tutti sono dismessi in maniera scorretta.

Sostanze dannose per l'ambiente

La ricerca ha evidenziato che, per i grandi elettrodomestici c’è una buona conoscenza su come dismetterli in maniera corretta. Più problematica è la dismissione dei piccoli elettrodomestici e degli apparecchi informatici, spesso buttati nella spazzatura” – afferma Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – “ma soprattutto l’analisi ha messo in luce come sia ancora presente nelle case degli italiani una quantità di elettrodomestici, ad esempio i frigoriferi e i televisori con tubo catodico, che contengono sostanze dannose per l’ambiente se trattate in maniera scorretta. Sarà fondamentale una collaborazione fra i soggetti coinvolti nella raccolta differenziata, come  gli Enti Locali per la realizzazione di nuove isole ecologiche; i Distributori per informare gli acquirenti del ritiro gratuito del loro elettrodomestico in seguito all’acquisto di uno nuovo; l’opinione pubblica per uno smaltimento corretto”.