Giovedì, 09 Giugno 2016 00:00

Efficienza energetica: l'Italia potrebbe fare meglio

Nel 2015 investito oltre il 10% in più rispetto al 2014. Ma restano lontani gli obiettivi sui risparmi posti per il 2020

Per migliorare l'efficienza energetica in Italia nel 2015 si sono investiti 5,6 miliardi di euro, oltre il 10% in più rispetto all’anno precedente: si conferma dunque il trend positivo degli ultimi 4 anni, con una crescita annua del 14% (nel 2012 gli investimenti erano stati di 3,8 miliardi), anche se l’aumento più consistente si è registrato nel 2014, quando da 4 miliardi si è saliti a 5,2. E’ il comparto residenziale a guidare la classifica (3 miliardi, il 53% del totale), seguito da quello industriale (circa 1,8 miliardi, il 32%) e da terziario e uffici, inclusa la pubblica amministrazione, che valgono meno del 14% del totale. 

 

Investimenti

E’ quanto emerge dall’Energy Efficiency Report relativo all’anno 2015 redatto dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano. Il Rapporto ha analizzato gli investimenti in efficienza energetica in Italia del comparto industriale (in particolare i settori a maggior consumo di energia),  della metallurgia, della meccanica, dell’alimentare, della chimica, della carta, dei prodotti per l’edilizia e del vetro e della ceramica, ma anche quelli del terziario, soprattutto Grande distribuzione organizzata e hotel, e del settore residenziale più uffici, così da identificare le soluzioni  maggiormente impiegate e di stimare le cifre spese per realizzarle, nonché le variazione rispetto agli anni precedenti. La lista delle tecnologie, costruita a partire dalle indagini condotte nei precedenti rapporti (aria compressa, motori elettrici, inverter, sistemi di gestione dell’energia e di combustione efficiente, refrigerazione, cogenerazione, illuminazione, building automation, chiusure vetrate, superfici opache, pompe di calore, caldaie a condensazione, solare termico), è stata ulteriormente aggiornata dalle interviste condotte agli operatori di servizi di efficienza energetica, oltre 130, e a un campione significativo di clienti, più di 90 per i comparti industriali e terziario. Come è ovvio, in ambito industriale prevalgono le soluzioni che intervengono sull’efficientamento del processo produttivo e sull’erogazione dei servizi generali, mentre nel residenziale e nel terziario quelle che impattano sull’involucro edilizio e sul riscaldamento/raffrescamento. Per comprendere meglio l’entità degli investimenti si è deciso di utilizzare un indicatore relativo, un indice di propensione all’efficienza energetica che rapporta gli investimenti fatti con il costo della bolletta energetica per ciascun settore.

 

Boom di installazioni

E’ nel residenziale (12,2 milioni di edifici) che gli investimenti hanno toccato la punta massima, raggiungendo i 3 miliardi: nel 2015 si è registrato un vero e proprio boom di installazioni di pompe di calore, il cui volume d’affari è aumentato di oltre il 50%, arrivando a toccare 1,1 miliardi di euro. Anche gli interventi sull’illuminazione hanno fatto registrare una crescita significativa (450 milioni) grazie soprattutto al progressivo aumento di maturità della tecnologia LED. Nel comparto industriale, che rappresenta oltre il 30% degli investimenti complessivi, le soluzioni di efficienza energetica più adottate sono stati  i sistemi di combustione efficienti, che hanno raggiunto i 387 milioni di euro, ben 197 dei quali nel settore metallurgico. Significativi anche gli investimenti realizzati da vetrerie (80 milioni) e cementifici (63). La cogenerazione invece ha registrato un volume d’affari di 378 milioni, suddivisi tra il settore alimentare (101 milioni),  chimico (99), meccanico (88) e della carta (76). Interessanti anche gli investimenti per efficientare l’illuminazione, 179 milioni di euro, distribuiti in maniera piuttosto omogenea. Nel terziario, che l’analisi circoscrive a GDO e hotel, gli investimenti hanno toccato i 130 milioni e si sono focalizzati sull’efficientamento dell’illuminazione (64,5 milioni, cioè circa il 50%). La refrigerazione, applicata solo dalla GDO, ha visto investimenti per 12,6 milioni, ma si attestano su buoni livelli anche i sistemi di cogenerazione: 10,3 milioni investiti, quasi tutti in hotel (8 milioni). Si segnala infine il trend crescente degli investimenti in building automation che, seppur piuttosto limitati se comparati a tecnologie più mature, cominciano ad assumere valori apprezzabili (4,2 milioni).