Quella dei tecnici riparatori è una categoria tanto necessaria quanto - a volte – sottovalutata, che spesso si trova nella scomoda posizione di mezzo tra conti economici dei produttori e i nervi scoperti dei clienti imbufaliti. Se aggiungiamo la presenza sul mercato di tecnici improvvisati, o peggio, disonesti, la vita professionale dei riparatori non è certo una passeggiata; del resto non è più facile la condizione dei consumatori in cerca di tecnici a cui affidarsi. Pertanto l’accordo siglato a Verona recentemente fra il locale Comitato Unitario Riparatori Elettrodomestici e varie associazioni dei consumatori della zona (Adiconsum, Movimento consumatori e Lega consumatori) è un esempio propositivo e costruttivo di collaborazione fra un gruppo di professionisti e i propri clienti per un comune interesse. Obiettivo dell’iniziativa è promuovere tramite rapporti chiari una cultura della buona qualità dei servizi, di buone prassi commerciali con attenzione per il cliente finale, per la sua tutela e le sue esigenze. Per questo fine i tecnici veronesi, quelli di CURE appunto, non hanno esitato a dichiarare modalità e condizioni dei loro interventi, garantendone con la propria professionalità la cifra qualitativa.
Regole per l’intervento fuori garanzia
Finché il prodotto è in garanzia, il problema in generale non è del consumatore, almeno dal punto di vista economico. La faccenda diventa a rischio quando si richiede un intervento di riparazione non in garanzia. In questo caso, se il tecnico non è qualificato – o onesto – si possono fare spiacevoli esperienze, sia in termini di qualità del servizio che di costi. Il decalogo siglato a Verona dalle associazioni di consumatori e di riparatori definisce con trasparenza i principali punti che il consumatore deve conoscere quando richiede la prestazione fuori garanzia: riguardano i costi del diritto di chiamata, i prezzi delle riparazioni, le modalità di pagamento, il preventivo, le specifiche da richiedere in fattura. Inoltre, proprio per fugare ogni dubbio, i riparatori iscritti a CURE Verona espongono le loro tariffe e i servizi corrispondenti.
Un buon lavoro al giusto prezzo
La chiarezza del protocollo d’intesa dovrebbe togliere dubbi agli utenti e possibilità speculative agli operatori, affermando anche - a nostro avviso - un principio su cui i consumatori qualche volta sono distratti: il lavoro qualificato ha diritto a essere rispettato, riconosciuto, valutato e pagato equamente. Per la professionalità dei tecnici di Cure Verona parlano i numeri: gli interventi totali effettuati in un anno sono circa 50.000. Le tipologia di intervento per le riparazioni riguardano 40-60% lavastoviglie, 20-30% lavatrici e 20-30% per gli altri prodotti. “Questo è il primo accordo del genere siglato nella Regione Veneto e, che io sappia, anche a livello nazionale – ha sottolineato Disma Carraro, presidente Cure nazionale – ed è importante perché garantisce che i nostri affiliati sono tecnici professionisti competenti”. Le associazioni intendono monitorare l’andamento dei servizi erogati al fine di migliorarne la qualità. Inoltre saranno le associazioni stesse a gestire i reclami, anche con lo strumento della conciliazione.
(Nella foto da sinistra: Emanuele Caobelli - Lega consumatori; Antonella Violante - Movimento consumatori; Davide Cecchinato - Adiconsum; Disma Carraro - Cure nazionale; Mauro Ferro - Cure Verona)