Martedì, 17 Gennaio 2017 00:00

Smart home: i consumatori si fidano più dei produttori che dei rivenditori

Retailer battuti anche dalle compagnie energetiche. A rivelarlo una ricerca di GfK

I consumatori italiani esprimono più interesse per il mobile payment, preferito al 60%, o e le stampanti 3D con il 41%, che per la tecnologia Smart Home, citata solo da un 28% degli intervistati cui è stato chiesto di indicare quale sarà la tecnologia veramente in grado di cambiare la nostra vita. Se si esclude il gruppo d’informatissimi formato dai cosiddetti “early adopter”, appassionati di tecnologie e influencer, il gradimento passa al 52%, sempre dopo il mobile payment, ma a pari-merito con la 3D e prima delle tecnologie indossabili. Secondo i ricercatori di GfK, che hanno condotto l’indagine in otto Paesi – Cina, Brasile, Corea del Sud, Stati Uniti, Germania, Italia, Regno Unito e Giappone - da noi il problema è culturale: conosciamo male la tecnologia e poco le potenzialità smart che ci permetteranno di migliorare la qualità della nostra vita domestica. Da noi, solo il 5% sa bene di cosa si tratta, negli Stati Uniti sono il 22%, il 25% in Cina. 

Se qualcuno ci spiega i vantaggi... 

Sappiamo poco soprattutto sui vantaggi promessi dai dispositivi intelligenti dell’universo IoT, ma se qualcuno ce li spiega la propensione aumenta.E chi potrebbe colmare questo vuoto informativo, oltre ai media? Potrebbero i punti vendita. Anzi pensiamo che sarebbe una ghiotta occasione. E non c’è molto altro tempo da perdere se, come si legge nell’indagine pubblicata su “Social Trends” di dicembre 2016 (il magazine di GfK), “… la fiducia dei consumatori ricade su una pluralità di canali: multinazionali tecnologiche, utilities, produttori, tlc, perfino banche e assicurazioni”. In altre parole, i consumatori si fidano più dei produttori di elettrodomestici ed elettronica (15%), delle multinazionali tecnologiche (15%) e perfino delle compagnie energetiche (13%) che dei negozi o delle catene di grandi superfici (12%). Francamente ci sembra paradossale che un sistema distributivo nato specialista di apparecchi domestici non raccolga nella considerazione del consumatore una netta preferenza, quanto si tratta di smart home. Gli operatori sanno da tempo che gli elettrodomestici di un futuro molto prossimo saranno necessariamente parte di un sistema smart.

Ottimi argomenti di vendita

La ricerca definisce il mercato italiano dei dispositivi per la casa intelligente “allo stato embrionale”, anche se gli analisti prevedono grandi crescite per il settore. In considerazione delle lacunose informazioni disponibili a riguardo, GfK individua tre fondamentali benefit del sistema Smart Home che andrebbero divulgati ai potenziali consumatori italiani:

Controllo: la possibilità di gestire in modo efficiente le tecnologie domestiche, anche da remoto.

Comfort: la tecnologia semplifica la vita controllando il microclima della casa, raffrescando o riscaldando secondo necessità, provvedendo alle pulizie domestiche.

 

Cost Saving: la tecnologia Smart Home garantisce benefici concreti, ad esempio rendendo efficienti i consumi, specialmente quelli energetici, evitando gli sprechi.