Domenica, 03 Dicembre 2017 00:00

Black Friday: hanno vinto tutti. Ma tutti sono in un vicolo cieco

E' bastato cambiare cartellino della promozione in corso per vendere. Tuttavia l'euforia va archiviata subito

Promessa: questa è l’ultima volta che parliamo di Black Friday. Alla fine hanno vinto tutti. Ma proprio tutti. Mediaworld era stata la prima a suonare la grancassa dopo i primi risultati del Black Friday. E ieri è arrivata Unieuro a comunicare che il “venerdì nero” ha portato un numero di vendite pare a 7 volte quelle di un venerdì normale di novembre (l’online ha segnato una crescita del 62% e 165mila clienti nei punti vendita diretti). Inoltre, nel frattempo, abbiamo avuto modo di parlare con imprenditori significativi di Euronics, Expert e Trony. Anche le loro aziende hanno dovuto gestire un “traffico” di consumatori (e di vendite) largamente superiore alla media e alle attese. Un imprenditore ci ha confessato che il weekend del Back Friday ha portato un incasso pari alla metà di quello di un mese. Ma i sorrisi, per i più avveduti e soprattutto per coloro che non possono prescindere da risultati economici sani, finiscono qui.

Ora l’interrogativo che si fanno tanti è se questo flusso di acquisti avrà conseguenze sul periodo natalizio. Difficile pensare che non lo avrà. Se fino a pochi anni fa dicembre aveva un peso pari a quello di tre mesi, già nel 2016 i numeri hanno parlato di un alleggerimento pesante del periodo natalizio. E ora cosa succederà con questo Black Friday, soprattutto in relazione ai conti di fine dicembre? Quello sarà il momento della verità, che ti dirà se e in quale misura il Black Friday 2018 avrà dato una mano vera alle aziende.

Un successo che ci dice altre cose. A detta dei rivenditori che abbiamo avvicinato, i consumatori entravano nei negozi cercando come cani da tartufi i prodotti “in Black Friday”. Tanto è vero che è bastato cambiare il cartellino della promozione in corso da giorni, aggiornandolo con quello più attuale, per far scattare la vendita. “Tutte le insegne del settore erano in Black Friday e tutto il commercio lo era, anche il pizzaiolo all’angolo - ci confessa un operatore -. La pressione sui consumatori è stata fortissima e i risultati si sono visti, se anche il pizzaiolo regalava le acciughe in Black Friday”. Considerazioni che ci raccontano di un consumatore non così maturo come noi stessi pensavamo, e crediamo che ci possa essere molto lavoro sul piano culturale per le associazioni consumeriste.

Oltre a questo, però, va detto che l’attrazione per il Black Friday tradisce l’assoluta voglia di qualcosa di nuovo da parte dei consumatori. I quali credono meno alle classiche promozioni di “sottocosto”, ripetute a getto continuo, e si sono buttate nelle braccia del “venerdì nero” che in fondo era un modo diverso di comunicare lo sconto. Ora, però, gli operatori rischiano di trovarsi in un vicolo cieco. Se il sottocosto è arrugginito e il Black Friday non lo puoi ripetere dopo dieci giorni perché perderebbe credibilità, la strada si fa stretta. Troppo stretta per troppi. L’euforia di queste ore è comprensibile. A condizione che venga archiviata immediatamente. “Non è questione di un consumatore più maturo - ci sussurrava un altro leader del mondo della distribuzione -. E’ questione che il nostro trade deve fare passi da gigante nella sua maturazione”.