L’ultima rilevazione trimestrale del mercato della climatizzazione in Italia realizzata dall’associazione dei costruttori aderente a Confindustria (Assoclima) non presenta sorprese e conferma la situazione vista nei mesi precedenti: tutte le categorie merceologiche analizzate mostrano segni di ripresa rispetto allo stesso periodo del 2020, con aumenti percentuali in alcuni casi a tre cifre. Unico settore in negativo è quello dei condizionatori trasferibili, che si ferma a -16,6% a volume e -13% a valore.
I dati più interessanti si registrano nel comparto centralizzato: per le apparecchiature idroniche condensate ad aria l’indagine di Assoclima rileva incrementi complessivi del 154% a volume e 97% a valore (raffrescamento + riscaldamento). Continua anche nel quarto trimestre la crescita delle pompe di calore idroniche: per i modelli con potenze inferiori a 17 kW, destinate in prevalenza al settore residenziale, il 2021 si chiude con aumenti del 187% a volume e 184% a valore. Trend positivo anche per le macchine a pompa di calore nelle fasce di potenza superiori (da 18 a 900 kW), con un incremento complessivo del 166% a volume e 118% a valore.
Dati positivi anche per il comparto dell’espansione diretta, con incrementi percentuali a due cifre per climatizzatori monosplit (+24% sia a volume che a valore), sistemi multisplit (+20% a volume e +29% a valore) e miniVRF e VRF (+26% a volume e +30% a valore). Guadagnano qualche punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2020 i condizionatori packaged e rooftop, che registrano a fine dicembre 2021 una crescita del’1% a volume e del 9% a valore.