Martedì, 07 Marzo 2017 00:00

Difendiamoci dalla IAQ

"""Una cattiva Indoor Air Quality ? dannosa alla salute. Ecco alcune semplici regole per un migliore """"clima"""" domestico"""
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L’aria di casa nostra, dell’ufficio, della scuola dei nostri figli, insomma quel gas che respiriamo in ambienti chiusi può essere fino a 8/10 volte più inquinato dell’aria esterna.

 

Non è una fisima dei soliti fissati per la pulizia, ma il risultato di studi accreditati. Tanto che l’Istituto Superiore di Sanità ha costituito uno specifico """"Gruppo di Studio Nazionale (GdS) sull’inquinamento indoor"""". E' ormai di un problema di salute pubblica, con disagi e malattie croniche in aumento, ad esempio come l’asma bronchiale nei bambini.

 

L'autorevole Gruppo di Studio GdS ha iniziato i suoi lavori nel 2010. Attualmente collabora con gli esperti e i ministeri coinvolti nella questione, dal Ministero dell'Ambiente a quello del Lavoro, della Salute, delle Politiche Sociali, oltre che con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), l'ENEA         (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo economico sostenibile).

Proprio ENEA ha recentemente messo a punto un rivelatore di agenti inquinanti portatatile, lo smog tracker Monica

 

COME DIFENDERSI ?

 

 

 

Ecco i suggerimenti della campagna “L’aria nella nostra casa, come migliorarla?”, avviata dal GdS, per informare e dare semplici consigli su come contrastare gli agenti inquinanti che possono alterare le caratteristiche dell'aria negli ambienti chiusi. Sono spesso azioni di buon senso che, però, non facciamo quasi mai.

 

CAMBIARE ARIA AI LOCALI

Riduce la presenza di inquinanti.

E’ necessario areare frequentemente le stanze di casa, aprendo preferibilmente finestre e porte lontane dalla strada trafficata, specialmente quando si  cucina, si fanno le pulizie, si lava e si stira, e mentre si cucina azionare anche la cappa, oltre alle finestre aperte.

 

NON FUMARE IN CASA 

Gli inquinanti chimici rilasciati dalla combustione sono un rischio per la salute, soprattutto dei bambini. Rimangono nell’ambiente  impregnando pareti, tende, arredi e tappezzerie per lunghi periodi.

 

LEGGERE LE ETICHETTE

Prima di utilizzare i prodotti è necessario leggere le etichette, rispettare consigli e indicazioni presenti sulle confezioni, attenersi alle dosi consigliate.

 

IL PULITO NON PROFUMA

Il pulito non ha odore, le profumazioni hanno spesso componenti chimiche, pertanto è buona norma non eccedere con l’uso di detergenti e detersivi, deodoranti o diffusori di profumi, incensi e candele.  Per le pulizie quotidiane è preferibile usare aceto o bicarbonato di sodio. Impiegare candeggina, ammoniaca o acido muriatico solo in caso di necessità, senza fare miscele """"esplosive"""".

INQUINAMENTO INDOOR: CHE COS'E'

Con questa definizione si indica una forma di alterazione ambientale che interessa i luoghi chiusi. E’ il risultato di fattori o comportamenti inconsapevolmente adottati, come la cattiva abitudine di non areare i locali quando si cucina o si usano detergenti, disinfettanti o deodoranti. Anche la presenza di mobili e arredi nuovi contribuisce a rilasciare inquinanti chimici che permangono in ambiente per parecchio tempo.

 

LE CONSEGUENZE DELLA CATTIVA ARIA DI CASA 

Sono molte le malattie croniche collegate alla qualità dell’aria degli ambienti confinati, pertanto è verosimilmente rilevante il danno economico e sociale che ne consegue. Ad esempio, l’asma bronchiale in bambini e adolescenti attribuibile alla presenza di allergeni indoor - acari, muffe, forfora animale - registra secondo la Commissione Indoor oltre 160.000 casi prevalenti all’anno, con costi superiori a 8 milioni di euro, al netto di costi indiretti, quali giorni di scuola o lavoro persi, che rappresenterebbero il 60% dei costi totali.

 

Oltre alle patologie, non è da sottovalutare il fatto che una cattiva IAQ (Indoor Air Quality) provoca  una vasta gamma di effetti indesiderati: disagio sensoriale, irritazione, cefalea e astenia, tutti sintomi piuttosto invalidanti nel normale svolgimento di ogni attività.


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