Martedì, 27 Marzo 2018 10:17

“Dirigenti e negozio devono parlarsi di più”

Seconda e ultima puntata del nostro colloquio con Luigi, commesso di lunga esperienza, sul tema dei rapporti tra punto vendita e sede centrale.

Continuiamo, e concludiamo, la nostra chiacchierata iniziata nel post precedente (https://goo.gl/qXVwgR) con Luigi, addetto vendita di lunga esperienza, sul tema dei rapporti, dei problemi tra punto vendita e sede centrale.

Sul terreno della comunicazione si gioca la partita più importante...
“Non è un problema nuovo quello della comunicazione, né tanto meno di natura tecnica, visti gli spauracchi della rivoluzione tecnologica del lavoro con i quali ormai veniamo minacciati e ricattati quotidianamente. E’ semplicemente un problema direi di atteggiamento, un atteggiamento presuntuoso e arrogante di un certo tipo di leadership, refrattaria alle repliche e che non desidera che la propria posizione o autorità vengano messe in discussione dal basso. In maniera anche ottusa direi, perché magari è proprio nel basso che quella leadership potrebbe trovare idee e nuova linfa per contrastare quel Golia aprioristicamente imbattibile e insormontabile che è l'acquisto online”.

Possiamo affermare quindi che molti dei cosiddetti "board dirigenziali” ritengono l'addetto vendita medio non in grado di formulare idee concrete.
“Il povero gregge deve essere tenuto all'oscuro di certi processi perché ritenuto incapace di assimilarli a causa del suo intelletto scolasticamente svantaggiato. Ma qui si tratta di porsi una domanda basilare e lungimirante: cosa vuole fare la GDO? Vuole reagire e cercare un'identità con cui combattere il mostro sacro Online (senza necessariamente dover bastonare i lavoratori) o vuole continuare a dare un colpo al cerchio e uno alla botte per arricchire molto pochissimi azionisti?”.


Bel quesito, al quale però sembra difficile dare una risposta. Da quello che ci racconti, tuttavia, confermi che la situazione dell'addetto all'interno di aziende strutturate è particolarmente difficile.
“Noi addetti vendita siamo sempre i ‘sorvegliati speciali’ della situazione, tenuti sotto stretta osservazione in ogni minimo aspetto del nostro lavoro. Però questo processo avviene sempre dall'alto verso il basso e mai in direzione opposta, non ci è mai dato di giudicare attivamente l'operato dei quadri o dei Cda”.

E cosa si potrebbe fare, a tuo avviso, per invertire questo flusso?
“Secondo me potrebbe essere interessante dedicare, a scadenze più o meno regolari, (settimanali o mensili) un'ora del turno di ciascun dipendente a eseguire corsi di aggiornamento. Ma sopratutto fare un po' di vecchia e sana comunicazione con la centrale e anche a maggior ragione direttamente col CDA dove semplicemente...si parli! Di tutto, domande, idee, dubbi e proposte, senza gerarchie e senza procedure draconiane da paggio che chiede udienza al sovrano”.

Comunicare: questa è la parola d'ordine. Fare in modo che (finalmente) le proposte di chi vive quotidianamente il negozio arrivino fin lassù, ai posti di comando, invertendo così il flusso di informazioni, come sostiene, a ragione, il nostro Luigi. Un filo diretto tra le due componenti principali delle aziende che pare essersi spezzato e che necessita di essere ripristinato. Prendiamo come spunto l'idea del nostro collega e proviamo a dare una possibile soluzione, un progetto: il Progetto PONTE. Ma di questo ne riparleremo.

Se vuoi contattarmi, scambiare idee, proporre nuovi spunti, o semplicemente anche tu vuoi segnalarmi le tue esperienze, scrivimi a nathan@biancoebruno.it

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