Venerdì, 16 Marzo 2018 16:49

Dentro lo store di Dyson: ecco come ci siamo trovati

Un nostro lettore, ex operatore del settore con tanti anni di esperienza di vendita alle spalle, ha realizzato per noi un suo personalissimo mystery shopper.

Il primo Dyson Store italiano si trova all'interno del "Milano City Life Shopping District", un parco commerciale di nuova concezione che sorge nel capoluogo lombardo. L'ho visitato in un giorno infrasettimanale, per poter valutare appieno le potenzialità del progetto con tranquillità. L'ubicazione è di sicuro effetto, appena usciti dalla fermata della metropolitana lilla con fermata dedicata a City LIfe, ci si ritrova immersi in un ambiente che farebbe la sua figura in qualsiasi capitale europea, per architettura e ambientazione: unico neo, lavori ancora in corso e la scarsità di indicazioni sull'ubicazione degli esercizi commerciali.Lo store di Dyson si presenta minimalista e ricalca in tutto e per tutto la semplicità funzionale del marchio: vetrine ed esposizione pulite e lineari, luci concentrate ad evidenziare i prodotti, e un esploso a parete del “V10” che spiega tutte le qualità del nuovo modello cordless per la pulizia. Piccolo problema: la temperatura all’interno del locale è veramente troppo alta.

Appena entrato, vengo accolto da una commessa sorridente che si mette subito a disposizione per chiarimenti e spiegazioni. La mia curiosità è tutta per il nuovo arrivato, il “V10”. L'area test è un'ottima trovata: i 3 modelli carichi e a disposizione con tutti gli accessori, uno scaffale da cui scegliere vari tipi di sporco da buttare a terra, e tre diverse pavimentazioni (parquet, cotto, moquette ) per chiarire qualsiasi tipo di dubbio si possa avere sulla potenza dichiarata. La commessa si rivela molto preparata, e risponde in maniera accurata a tutte le domande che le rivolgo, smontando e rimontando i prodotti per farmi notare la praticità e la facilità di utilizzo e manutenzione. Fattore che sottolinea più volte, centrando secondo me quello che più colpisce il cliente finale. In ottemperanza con le nuove direttive aziendali, non sono esposti prodotti a cavo, che verranno dismessi in futuro dalla linea produttiva della casa madre.

Esprimo interesse all'acquisto, ma ovviamente il prezzo non è indolore e potrebbe essere un ostacolo: la commessa sfodera una risposta anche per questo: bastano un bancomat e una carta di identità e direttamente sul posto Dyson dilaziona tra 2 e 12 rate il pagamento a partire dal mese seguente, senza contare che sta per iniziare la campagna rottamazione dei vecchi modelli che potrebbe darmi una mano nel caso ne possedessi uno. Ogni dubbio fino ad ora è stato messo in fuga.

La mia attenzione viene poi catturato dal “360EYE”, il robot aspirapolvere, e anche qui la disponiblità e la professionalità della commessa le permettono di spiegarmi in maniera completa il prodotto e di convincermi sui suoi punti di forza, senza andare a scomodare l'agguerrita concorrenza di marchi ben più noti ed economici in questo ambito. Come nel test V10, posso gettare a terra vari tipi di sporco per vedere come reagisce il robot sui vari tipi di pavimentazione. Decido allora di andare a fondo, e approfittando della disponibilità del personale presente chiedo a cosa servano le postazioni da Hair Stylist presenti a parete: un professionista, inizialmente nei week end, poi tutti i pomeriggi, prenderà appuntamento per la messa in piega fatta con il Dyson Supersonic di cui mi vengono illustrate la caratteristiche, mentre lo provo con tutti i suoi accessori presenti sull'espositore.

A questo punto non posso esimermi dal chiedere spiegazioni in merito alle lampade, che trovano posto su un tavolo vicino ai ventilatori e purificatori: anche qui scopro novità che non conoscevo, e che mi fanno capire il valore del prodotto in merito alla sua qualità costruttiva. Unico dubbio: non fanno parte dell'offerta commerciale di Dyson, sono rivolte ai professionisti e allora perché non inserire in esposizione anche gli Airblade, probabilmente tra gli asciugamani elettrici più caratteristici per il brand? Prima di andarmene mi soffermo ad ascoltare anche la spiegazione su uno dei purificatori, tipologia di prodotto a mio parere sottovalutata in Italia, e anche qui la commessa si rivela professionale nell'elencare tutti le informazioni necessarie per comprendere il prodotto e quali siano i benefici pratici di averne uno in casa, senza dimenticarsi di far notare la facilità di manutenzione. 

All'uscita ricapitolo a mente l’esperienza passata nello store: non posso che averne un'impressione nettamente positiva, per la cordialità e la professionalità dimostratami dalla ragazza che mi ha seguito e che ha messo in secondo piano l'ottima esposizione e il minimalismo funzionale tipico del marchio. Migliorerei alcuni punti, come le indicazioni per trovare lo store all'interno del parco commerciale per chi arriva in metrò, una temperatura più umana all'interno dei locali, la presenza degli Airblade in esposizione e in ultimo un approccio un po' più sciolto (empatico, direbbero quelli che parlano bene) del personale nella relazione con il cliente.

Andrea Goretti