Sabato, 05 Gennaio 2013 00:00

Macchine utensili e automazione, 2012 in positivo

Ma è previsto un rallentamento per l'anno appena iniziato

Si è chiuso positivamente il 2012 per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che allunga il trend positivo registrato a partire dal 2010. Nonostante ciò la ripresa avviata dopo la crisi del 2009, sembra aver perso la spinta propulsiva iniziale. Come emerge dai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, nel 2012, la produzione italiana di settore è cresciuta a 4.930 milioni di euro, segnando un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente.

Cina e Stati Uniti, i principali paesi del nostro export

Il risultato è stato determinato dall’ottima performance delle esportazioni che, cresciute del 12%, hanno raggiunto quota 3.650 milioni di euro. Secondo l’elaborazione del Centro Studi UCIMU sui dati ISTAT, nei primi nove mesi del 2012, paesi di destinazione dell’export italiano di macchine utensili sono risultati: Cina, Stati Uniti, Germania, Russia, Francia, Brasile, Turchia, India, Polonia, Messico. In particolare, secondo l’ultima rilevazione, sono cresciute le vendite in Cina (+9,5%) a 299 milioni, Stati Uniti (+42,5%) 264 milioni, Russia (+31,3%) 131 milioni, Francia (+9,9%) 128,7 milioni, Turchia (+52,2%) 107 milioni; India (+1,2%) 99,6milioni, Polonia (+36,2%) 94 milioni, Messico (+93.9%) 81,4 milioni. In controtendenza le vendite in Germania (-1,4%) che, con 259 milioni di euro, è comunque terzo mercato di acquisizione di made in Italy di settore.

In calo il mercato domestico

Differente è invece l’andamento del mercato domestico. Il consumo, in calo del 13%, si è attestato a 2.220 milioni di euro. La debolezza della domanda ha avuto forte impatto sia sulle consegne dei costruttori, diminuite del 14,8% a 1.280 milioni di euro, sia sulle importazioni che, in calo del 10,4%, sono scese a 940 milioni di euro. D’altra parte, dopo l’incremento significativo registrato nel 2011, la quota di import su consumo cresce poco più di un punto percentuale, passando da 41,1% a 42,3%. Al contrario, il rapporto export su produzione guadagna circa sei punti, passando dal 68,5% del 2011 al 74% del 2012. Sebbene non direttamente collegati, i due indicatori evidenziano la capacità dei costruttori di mantenere il presidio del mercato interno pur intensificando, in modo deciso, l’attività oltre confine.

Previsto un rallentamento

Le previsioni 2013 evidenziano un rallentamento dell’andamento dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili robot e automazione. In particolare, la produzione, attesa in crescita, dell’1,2%, raggiungerà quota 4.990 milioni di euro. A fronte del buon andamento del mercato estero, come testimoniato dal dato di export che crescerà, del 2,1%, a 3.725 milioni di euro, il mercato interno arretrerà in modo netto. I consumi scenderanno, dell’1,6%, a 2.185 milioni di euro. La strutturale riduzione del mercato domestico avrà impatto sia sulle consegne dei costruttori che scenderanno, dell’1,2%, a 1.265 milioni di euro, sia sull’import che registrerà un calo, del 2,1%, a 920 milioni di euro. Nel 2013 il rapporto import/consumo arretrerà a 42,1% mentre il rapporto export/produzione continuerà a crescere arrivando a 74,6%.