Bertazzoni, azienda emiliana specialista della cottura, ha chiuso l’anno solare 2013 con un fatturato di 78 milioni di euro, registrando, nonostante il periodo di contrazione del settore, una crescita dell’11,3% rispetto al 2012. Il Nord America, mercato in cui Bertazzoni è presente da soli otto anni con una forte crescita (+35%), rappresenta quasi il 25% del business così come l’Europa. Tra i paesi europei proprio l’Italia mostra un incremento a doppia cifra rispetto allo scorso anno. Anche se al momento ha un peso marginale sul fatturato, un altro paese in forte crescita e con un grande potenziale è l’Australia; Asia e Far East seguono la stessa scia. Il Medio Oriente, che rappresenta più di un terzo del business dell’azienda, rimane stabile.
Quote di mercato
“Il trend positivo che contraddistingue anche quest’anno i risultati finanziari dell’azienda è lo specchio della nostra volontà di fornire ai consumatori prodotti innovativi e di qualità, capaci di soddisfare le loro esigenze”, commenta Paolo Bertazzoni, CEO di Bertazzoni (foto). “Siamo naturalmente molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2013, in cui vediamo i primi frutti del nostro investimento sull’Italia, paese su cui stiamo puntando molto”. L’azienda, infatti, sta investendo fortemente sul nostro paese con l’obiettivo di guadagnare quote di mercato, incrementando la presenza nel canale eldom e stringendo accordi e partnership con gli operatori specializzati nel canale arredamento. Contestualmente, gli sforzi si concentrano nel consolidamento dei mercati dove il marchio è già un punto di riferimento nel settore della cottura di alta gamma. Bertazzoni concentra tutte le attività, compresa la produzione, presso la sede di Guastalla, che conta oltre 250 dipendenti. Moody’s, una delle agenzie di rating più importanti, ha assegnato alla Bertazzoni spa il rating Aa3, qualificandola tra le migliori imprese del territorio e confermando così l’ottimo andamento dell’azienda.