Venerdì, 24 Febbraio 2017 00:00

Nel piatto dei rifiuti elettronici mangia anche chi non ne ha diritto?

Durante la trasmissione Rai "Presa Diretta" si è tornato a puntare il dito contro il business dei Raee

Lo sapevamo: dei rifiuti elettrici ed elettronici che produciamo, solo il 35% viene avviato a un corretto trattamento per lo smaltimento o il riciclo. Secondo un’indagine mandata in onda durante la trasmissione Rai “Presa Diretta”, la maggior parte dei RAEE (un valore calcolato in 1700 milioni/anno in Europa) alimentano il mercato illegale. Non è una bella notizia. E provoca una riflessione: i consumatori pagano dal 2008 l’eco contributo su ogni AEE (apparecchio elettrico o elettronico nuovo). E allora come vengono usati questi soldi se poi c’è  poco più del 30% di possibilità che l’apparecchio divenuto rifiuto sia smaltito correttamente? Non sarebbe educativo, oltre alle tonnellate di materiale recuperato, rendere noto anche come vengono spesi gli eco-contributi raccolti? Il sistema consortile di smaltimento dei RAEE non esce bene da questo servizio Tv. L’impressione che si è avuta - a essere buoni - è perlomeno di inefficienza. Alcuni titolari di impianti di smaltimento intervistati hanno dichiarato di essere fuori dal sistema perché regole e prezzi dei consorzi sono svantaggiosi e i rapporti con questi ultimi sono difficili. Inoltre, sempre secondo le testimonianze, i consorzi affidano molto materiale a pochi centri di trattamento, spesso non in grado di gestire tali quantitativi, tanto che queste eccedenze vengono rivendute agli impianti fuori dal sistema. Si tratta di un giro di decine di milioni di eco-contributi che entrano nelle casse dei consorzi. Il Comitato di vigilanza e controllo sui Raee del ministero dell’Ambiente, presidente Sergio Cristofanelli, intervistato durante la trasmissione, ha dichiarato di non avere controllo sul giro d’affari, perché trattasi di consorzi di diritto privato. Insomma i RAEE sono un piatto molto ricco, ma non è così semplice capire chi vi mangia. E il sospetto che a tavola si accomodi anche qualcuno che non ne abbia diritto cresce in modo esponenziale. Un comunicato del Centro di Coordinamento Raee dopo la trasmissione, una parola, una dichiarazione, uno straccio di presa di posizione? Nulla, pare.