Come ogni anno, James Dyson (foto) - il fondatore dell’omonima azienda ben nota nel settore dei prodotti per la pulizia della casa e della cura della persona - insieme al suo team di ingegneri e scienziati, promuove la ricerca di soluzioni per i problemi del mondo reale sottoponendo un obiettivo molto semplice: progettare qualcosa che risolva un problema, piccolo o grande che sia. Il concorso di design James Dyson Award 2017 è aperto agli studenti universitari (e ai neolaureati) dei corsi di laurea in product design, design industriale, ingegneria di 23 Paesi a livello mondiale, tra cui l’Italia, e incoraggia le idee che sfidano le convenzioni, la progettazione snella (fare di più, con meno) e un design attento all’ambiente.
Un vincitore nazionale è selezionato per ogni paese in cui il premio si svolge, prima di passare attraverso la fase finale, in cui il vincitore internazionale sarà scelto da James Dyson. Il premio internazionale è di 30.000 sterline (circa 42.000 euro) per lo studente vincitore e di 5.000 sterline (circa 7,000 euro) per la sua facoltà universitaria, mentre 2.000 sterline (circa 2.800 euro) andranno a ciascun vincitore nazionale.
A giudicare i progetti italiani e selezionare il vincitore nazionale una giuria di esperti composta da Massimo Temporelli, co-fondatore di TheFabLab, laboratorio innovativo dedicato a stampa 3D, IOT e robotica; Layla Pavone, amministratore delegato per l’Industry Innovation di Digital Magics, incubatore certificato di startup innovative e scaleup digitali; Luciano Galimberti, presidente ADI – Associazione per il Disegno Industriale, che da oltre 60 anni attraverso il prestigioso premio Compasso d'Oro ADI, si pone l’obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano. Le iscrizioni si chiuderanno il 20 luglio, mentre nei mesi di settembre e ottobre verranno annunciati i vincitori nazionali e quello internazionale.
Nel frattempo Dyson ha presentato i risultati finanziari del 2016, registrando una crescita del fatturato del 45% pari a 2,5 miliardi di sterline e del margine operativo lordo del 41% pari a 631milioni di sterline (EBITDA). Il 2016 si conferma uno degli anni migliori per l’azienda, grazie al costante investimento in nuove tecnologie e a una crescita internazionale. Viene così confermato l’investimento di 2,5 miliardi di sterline nelle tecnologie del futuro, è previsto un secondo Technology Campus nel Wiltshire a Hullavington (UK), senza dimenticare la recente apertura del campus di 56 acri a Malmesbury, nel Wiltshire (UK), e l’inaugurazione del nuovo Technology Centre a Singapore.