La presentazione del Rapporto Annuale sul trattamento dei Rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici, a cura del Centro di Coordinamento Raee, è sempre un’ occasione per riflettere: se da una parte c’è la soddisfazione per l’incremento annuale dei volumi di rifiuti trattati, dall’altra c’è la presa di coscienza del quadro reale: ancora quasi i due terzi di questi rifiuti non sono intercettati dalla raccolta dei Sistemi Collettivi. Nel 2016 a fronte di prodotti immessi sul mercato pari a circa 765 milioni di kg, i Raee trattati sono stati 283 milioni. Il 2018 è l’anno dell’Open Scope: ad agosto entrerà in vigore l’estensione del campo di applicazione della normativa sui Raee, prevede che altri prodotti e apparecchiature rientrino nel sistema di raccolta e trattamento specifici previsti dal regolamento. Sono in corso discussioni e trattative: le imprese coinvolte dovranno farsi carico della gestione dei nuovi Raee, di quali apparecchi si tratti, però, al momento ancora ufficialmente non si sa. Si prevede comunque un raddoppio dei quantitativi di AEE immessi (Apparecchiature elettriche ed Elettroniche) con un simmetrico aumento dei rifiuti da trattare. In più, per il sistema di gestione dei Raee si profila la sfida di nuovi materiali impiegati per la produzione - come i nanomateriali - che pongono nuovi interrogativi sulle modalità di smaltimento e trattamento. Questi i temi principali dell’evento di presentazione del Rapporto Annuale Raee 2017, andato in scena a Milano presso il Palazzo della Regione; a fare gli onori di casa Giancarlo Dezio e Fabrizio Longoni, rispettivamente presidente e direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE; ospiti Alberto Cigada e Agnese Piselli del Dipartimento di Chimica Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano, ci hanno illuminato sul futuro dei nuovi materiali; Rudy Bandiera TEDx speaker, ha richiamato tutti i presenti alla responsabilità della personale consapevolezza e informazione, condizioni necessarie per un buon futuro.
Il Rapporto Annuale Raee, ecco i dati
Nel 2017 sul territorio nazionale i Sistemi Collettivi hanno raccolto e avviato a trattamento 296.274.320 kilogrammi di RAEE, con un incremento del 4,66% rispetto al 2016; la media procapite è di 4,89 kg, con una forbice che va dai 2,70 kg della Puglia ai 9,94 kg della Valle d’Aosta. In particolare, suddivisi per i cinque raggruppamenti sono stati raccolti:
R1- 80.447.944 kg:freddo e clima (frigoriferi, condizionatori congelatori etc)
R2- 96.773.172 kg: grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni etc)
R3- 71.772.663 kg: Tv e monitor (televisori e schermi a tubo catodico, lcd, al plasma etc)
R4- 55.481.402 kg: Piccoli elettrodomestici (computer, ped, telefoni, apparecchi di illuminazione etc)
R5- 1.799.139 kg: Sorgenti Luminose (lampadine a basso consumo, a led, fluorescenti, al neon etc)
Come ha specificato il direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE, Fabrizio Longoni, la capillarità dei centri di raccolta sul territorio è fattore determinante per il successo del sistema. È, infatti, presso i diversi Centri di Conferimento che vengono raccolti gli apparecchi da smaltire, sono 4.076 i siti attivi nel 2017, si tratta di siti di conferimento comunali. Sono 207 i luoghi di raggruppamento predisposti presso i punti vendita dei distributori per il ritiro “Uno contro Uno” o “Uno contro Zero”, una modalità estesa anche a televendite ed e-commerce. Per il 2017 il conferimento di RAEE derivante dalla Distribuzione è stato definito “troppo contenuto”, a causa di una ridotta attività del ritiro Uno contro Uno e del mancato decollo del Decreto Uno contro Zero.
Nel 2017 hanno operato 15 Sistemi Collettivi, tutti associati al Centro di Coordinamento RAEE, si differenziano per la tipologia di RAEE trattati, forma giuridica e quota di mercato rappresentata. Ciascun sistema collettivo deve garantire il ritiro di RAEE su tutto il territorio nazionale. Ognuno è tenuto a gestire una quantità di rifiuti proporzionale all’ammontare di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse ogni anno sul mercato dai produttori aderenti a quel sistema. I produttori di AEE attraverso i Sistemi Collettivi, hanno messo a disposizione quasi 20 milioni di euro per premi di efficienza e altri investimenti, fra cui la comunicazione, anche in questo ambito c’è molto da fare. Raggiungere l’ambizioso obiettivo di raccolta pari al 65% dei rifiuti RAEE, non è del resto un goal importante solo per i Sistemi Collettivi, il comune buon senso suggerisce quanto lo sia anche per tutti noi.