Mercoledì, 14 Novembre 2018 07:53

"Ora siamo pronti a ripartire"

Intervista esclusiva a Bianco & Bruno del nuovo amministratore delegato di Whirlpool Italia, Paolo Lioy. “Vogliamo continuare a supportare i nostri marchi tra i più riconosciuti dai consumatori”, dice.

Paolo Lioy (foto) è il nuovo amministratore delegato di Whirlpool Italia. Lioy è in azienda dal 2004 e negli ultimi anni ha ricoperto posizioni di spicco all’estero, gestendo prima l’Europa dell’Est e poi quella dell’Ovest. Un manager, dunque, che conosce bene l’azienda e le sue potenzialità. Lo abbiamo avvicinato per la sua prima intervista proprio mentre sta cominciando una serie di incontri con i clienti rivenditori per raccontare come Whirlpool Italia intenderà muoversi nei prossimi mesi.

Lioy, cosa rappresenta Whirlpool oggi?
“Per il trade rappresenta un’azienda che nel bianco detiene in portafoglio tre dei cinque marchi con la maggiore notorietà spontanea presso i consumatori finali: si tratta di Whirlpool, Hotpoint-Ariston e Indesit. Un’azienda che ha passato un momento particolarmente difficile a causa dell’integrazione con Indesit Company, forse anche più dolorosa del previsto. Una fase che oggi possiamo considerare definitivamente alle spalle. Pertanto ora ci concentriamo su quello che abbiamo in casa, con un grande investimento in innovazione e in comunicazione mai forte come quest’anno. E un team con una enorme voglia di vincere perché consapevole che con i prodotti che abbiamo possiamo fare molto più di quanto abbiamo fatto”.

La vostra anima italiana sotto il profilo produttivo è destinata a restare un punto di forza?
“Decisamente sì. Ormai siamo pressoché gli unici a continuare a produrre in Italia con 6 siti industriali e più di 6000 dipendenti. Però mi lasci ribadire che abbiamo superato i problemi legati all’integrazione soprattutto qui in Italia dove erano di fronte due aziende molto grandi, con proprie piattaforme e propri stabilimenti. E l’integrazione doveva avvenire mantenendo il controllo del business, non dimentichiamolo”.

Ora cosa vi serve per accelerare?
“Ha detto bene: per accelerare. Perché il mercato è molto veloce e noi dobbiamo esserlo con lui. Dalla seconda metà di novembre cominceremo a spiegare ai clienti che cosa vogliamo fare per riprenderci quello che è nostro in termini di quote di mercato, consapevoli che abbiamo tre marchi preferiti dai consumatori. E se i consumatori non li cercano, significa che ciò che sta in mezzo tra noi e il consumatore dobbiamo farlo meglio. Dobbiamo dare sicurezze a tutta la filiera, ai rivenditori e ai loro addetti. Ma prodotti e consumatori non ci mancano”.

Sul piano degli investimenti, qual è la road map?
“Investiremo prima di tutto sui due canali più rapidi per raggiungere il consumatore, vale a dire punto vendita e digital, in modo coerente rispetto ai tre marchi, sapendo che Indesit guarda più alla fascia entry level, mentre Whirlpool e Hotpoint guardano a quella medio-alta. Continuando a investire sui prodotti di maggiore qualità. In tutte le categorie possiamo contare su prodotti di altissimo livello. Partendo dalla lavatrice Zen e proseguendo con i frigoriferi di grandi dimensioni, tutti dalle caratteristiche uniche, sia nel free-standing che nell’incasso. Hotpoint si concentrerà sulla rimozione dello sporco a basse temperature (100 macchie a 20°). Per tornare sul freddo, ricordo il doppio Total No Frost di Whirlpool. Senza dimenticare, nella cottura, il vapore associato alla pirolisi. Questo, e altro, è il patrimonio tecnologico su cui punteremo e che deve arrivare al consumatore. E' addirittura sconvolgente che in Italia solo il 16% dei forni abbia la funzione autopulente, mentre in Francia o nel Regno Unito questa percentuale si triplica o quadruplica. E l’italiano è il consumatore più attento alla pulizia”.

Quali investimenti prevedete, al di là di quelli sui media?
“Altri investimenti, magari meno visibili ma altrettanto importanti, riguardano il punto vendita. Abbiamo una struttura training e forza vendita dedicata al sell-out che va nei negozi a spiegare le nostre tecnologie, perché altrimenti rischiano di perdersi. Una attività per noi molto importante perché vogliamo essere sempre più vicini al consumatore. Ecco, questo è un aspetto che voglio rimarcare: Whirlpool sarà sempre più vicina al consumatore”.

Dopo molti anni all’estero, cosa importerebbe subito?
“Meno prezzo e più conoscenza del prodotto. Il rivenditore non può farsi trovare impreparato di fronte al consumatore”.