Mercoledì, 06 Ottobre 2021 11:35

“Salite di livello le attese del consumatore: cresce anche la responsabilità dei brand”

Francesco Salza, Consumer Electronics Director di LG Electronics, partendo dai recenti debutti nelle lavastoviglie e negli aspirapolvere, allarga il tiro alle sfide derivate dalla pandemia.

Francesco Salza Francesco Salza

Il 2021 rappresenta un anno importante per LG Electronics: i debutti nelle lavastoviglie e negli aspirapolvere vogliono segnare una ulteriore e solida tappa nello sviluppo del brand. Con Francesco Salza, Consumer Electronics Director in Italia del colosso coreano, e uomo LG da quasi vent’anni, ragioniamo sulla strategia che si nasconde dietro queste novità.

Allora, Salza, il “campo” in cui gioca LG si allarga, e neppure di poco. Cosa significa per voi?
“Pur essendo da anni le lavastoviglie nel nostro portafoglio prodotti, diversi anni fa decidemmo che i tempi per noi non fossero ancora maturi per lanciarle.. Oggi nelle lavastoviglie vogliamo centrare il nostro obiettivo consueto da brand di fascia medio-alta: garantire la qualità sempre, sia nel prodotto che nel servizio. Pertanto dopo anni di lavoro e di consolidamento nel bianco tanto nelle quote di mercato quanto nella struttura, è arrivato il momento di dedicare energie ad altre categorie di prodotto, come le lavastoviglie appunto. Ma anche negli aspirapolvere, l’altro nostro debutto di rilievo quest’anno. In quest’ultimo caso, peraltro, l’ambito - vale a dire il piccolo elettrodomestico - risulta completamente nuovo per noi e dunque con una ulteriore complicazione in termini organizzativi”.

Sono passate alcune settimane dalle prime lavastoviglie nei negozi. Le sensazioni in termini di risultato?
“Si possono definire decisamente interessanti. Poi vedremo cosa succederà con l’ulteriore diffusione nel canale retail. Resta il fatto che il posizionamento replica quello di freddo e lavaggio. Vale a dire presidio dei segmenti medio-alti con un price index attorno a 130, anzi forse qualcosa in più. Con una offerta completa: free standing e incasso”.

Le ragioni della buona partenza in termini di vendite, a suo avviso?
“Si tratta della conseguenza del lavoro fatto negli anni proprio nel bianco. Oggi il brand LG è molto familiare, e quindi il cliente finale si fida della marca. E parlo anche sulla base dei miei 17 anni di azienda. Se mi guardo alle spalle vedo un lavoro fatto con coerenza e se un prodotto LG arriva sullo scaffale, da quel prodotto il consumatore si aspetta qualità. In altre parole si affida al brand e questo è il grande valore che LG ha trasferito al mercato, che ci viene riconosciuto. Ci tengo a segnalare questo aspetto come successo dell’intera nostra filiera. E lo stesso è accaduto tre anni fa con le nostre asciugatrici, dove siamo diventati da subito protagonisti anche in termini di quote di mercato. Per il consumatore acquistare un’asciugatrice LG è diventato un fatto normale, alla luce delle centinaia di migliaia di lavatrici che abbiamo collocato sul mercato nel corso degli anni”.

Se i numeri futuri nelle lavastoviglie confermeranno ciò che sta accadendo in queste settimane, non crede però che il peso specifico di essi sia maggiore rispetto a quanto accaduto nelle asciugatrici?
“Vero, concordo. Agli occhi del consumatore, le asciugatrici sono un prodotto indubbiamente affine alla lavatrice. Invece nelle lavastoviglie al consumatore si chiede una scelta più impegnativa e non così legata al resto della nostra offerta nel bianco. In fondo la parte più difficile del nostro lavoro - lo sappiamo bene da tempo -, sia dal lato industria che da quello del retail, è quello di portare innovazione nel mercato. Il retail deve operare le scelte giuste tra le tante proposte individuando quelle che garantiscono la vera innovazione nel lungo periodo. Quello che mi dice l’esperienza è che dove c’è vera innovazione, poi il consumatore risponde positivamente. Il nostro compito è di far arrivare velocemente l’innovazione al consumatore”.

Ciò significa maggiore responsabilità per i brand di fascia medio-alta. O sbaglio?
“Non sbaglia affatto. La creazione del valore è direttamente proporzionale alla leadership incarnata da certi brand. Una leadership che è anche fonte di responsabilità. Per noi di LG, essere leader è una responsabilità oggi più che mai. Vogliamo continuare a portare prodotti ad alto valore aggiunto nelle case degli italiani, non solo in questo momento storico in cui il consumatore ha riscoperto l'ambiente domestico e dunque l'importanza di disporre di prodotti di qualità; ma anche nel lungo termine, continuando a proporre prodotti intelligenti che soddisfano le aspettative dei consumatori in termini di usabilità e innovazione. I leader hanno responsabilità in questo senso: cavalcare l’onda anche quando si sarà tornati a una situazione sociale più normale. Quando l’onda si sarà abbassata. Il prezzo medio è aumentato e dunque per noi e per il retail la sfida è continuare a rispondere alle accresciute aspettative del consumatore proponendo prodotti ad elevato valore aggiunto”.