Perché parlare del bando RAEE? Per almeno due motivi: il primo è che una corretta raccolta e trattamento degli elettrodomestici a fine vita, invece che l’abbandono per strada o lo smaltimento in discarica, è più sostenibile e riduce l’impatto ambientale di questo rifiuto; il secondo è che anche noi consumatori finanziamo il sistema RAEE, attraverso gli eco-contributi compresi nel prezzo che paghiamo per l'acquisto degli apparecchi elettrici ed elettronici. Ed ora, proseguiamo.
È stato pubblicato l’elenco dei vincitori del bando RAEE 2022 promosso lo scorso giugno dal Centro di Coordinamento RAEE, a cui verranno assegnati i tre milioni e duecentomila euro messi a disposizione dai produttori di apparecchi elettrici ed elettronici tramite il sistema consortile. La risorsa è riservata ad aziende della raccolta e Comuni per progetti finalizzati a migliorare l’operatività della filiera, e dedicati in particolare a due ambiti abitualmente critici, e cioè la raccolta, intesa anche come disponibilità di centri di conferimento, e l’informazione agli utenti. La poca disponibilità (in certe aree) di strutture per la raccolta degli apparecchi domestici da buttare, e una insufficiente conoscenza su cosa sono i RAEE, come si smaltiscono e dell’impatto che questi hanno sull’ambiente se non correttamente trattati, sono ostacoli al raggiungimento del target europeo, quel 65% di raccolta sul totale immesso nel mercato, distante dal risultato del 34,56% dichiarato nel 2021. Sono 82 i progetti ammessi al finanziamento reso disponibile dal bando, 46 presentati da aziende e 36 da Comuni, su 134 domande presentate.
Tre le aree progettuali coinvolte dal bando:
- Misura A: realizzazione di opere o acquisto di strumenti migliorativi rispetto all’esistente; copertura dell’85% della spesa sostenuta fino a un massimo di 30,000 euro; (25% della dotazione totale pari a € 689.669,07).
- Misura B: contributi per costruzione di nuovi centri di raccolta, assegnazione di 75 o 100 mila euro per ogni nuovo centro; (50% della dotazione totale, pari a € 1.379.338,13).
- Misura C: realizzazione di progetti per la raccolta continuativa dei RAEE domestici sul territorio e iniziative di comunicazione locale,per incrementare la raccolta, informare e sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione dei RAEE e sui rischi di conferimenti errati; copertura dell’85% del costo totale dell’intervento fino a un massimo di 40 mila euro (25% della dotazione + 100% del fondo di Comunicazione di 400.000,00 per un totale di € 1.089.669,07).
Carenza di comunicazione
Uno degli obiettivi del bando è incentivare la realizzazione di centri di raccolta in zone dove non sono presenti in misura sufficiente o non ci sono del tutto, a questo è destinato il 50% dell’intera risorsa, vale a dire quasi 1milione e 400 mila euro. Grazie a questa iniziativa verranno realizzati 15 nuovi centri di raccolta, tanti sono i progetti selezionati in questo ambito. Si poteva fare meglio: i vincitori sono infatti soggetti che già fanno parte del network RAEE, sono rimasti esclusi dall’opportunità Comuni che ancora non hanno sul loro territorio strutture di conferimento, dunque non sono collegati con il sistema consortile. La ragione è che non lo hanno saputo, non c’è stata una adeguata comunicazione del bando da parte di Anci, l’associazione dei Comuni italiani che riunisce oltre 7 mila municipi rappresentativi del 94,7% della popolazione italiana. Anzi, a quanto pare, la comunicazione dell’apertura del bando a giugno non c’è stata per niente.
Una mancanza che ha escluso i Comuni dalla possibilità di ottenere un cofinanziamento a fondo perduto, cioè da non rendere, pari 100 mila euro per realizzare un centro intercomunale, una somma che corrisponde a circa il 50% della spesa per costruire un’area di raccolta in cui, oltre ai RAEE domestici, vengono conferire una trentina di tipologie di rifiuiti. Anci, firmataria dell’Accordo di programma previsto dal decreto legislativo (art. 15 d.lgs. 49/2014) sui RAEE, che regola i rapporti fra gli interlocutori - i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, le associazioni delle aziende della raccolta e il Centro di Coordinamento RAEE, è il canale di informazione che dovrebbe promuovere con adeguata efficacia l’iniziativa, proprio per consentire ai Comuni di partecipare, direttamente o tramite gli enti delegati al servizio: dotarsi di una piazzola ecologica in una zona che ne è sprovvista risolverebbe un problema al cittadino e non solo per buttare correttamente i RAEE. Così come sarebbe un servizio utile alla comunità promuovere iniziative di comunicazione locale sul tema dei RAEE, il loro conferimento, il rischio ambientale collegato.
I progetti vincitori
Quest’anno la dotazione del bando è stata assegnata quasi per intero, con finanziamenti a 82 progetti selezionati su 134 candidature ricevute, un numero questo purtroppo in calo del 13,5% rispetto alle adesioni complessive ricevute nel 2021. Verranno sponsorizzati: 35 progetti (21 aziende e 14 Comuni) per la realizzazione di opere o acquisto di strumenti migliorativi di centri di raccolta esistenti (misura A); 15 progetti (6 aziende e 9 Comuni) per la costruzione di nuovi centri di raccolta (misura B); 32 progetti (19 aziende 13 Comuni) per la realizzazione di campagne di comunicazione locale o per raccolta continuativa di RAEE domestici a livello locale (misura C).
Le valutazioni sono state effettuate dalla Commissione paritetica, composta da rappresentanti di tutte le parti firmatarie dell’Accordo: Anci, produttori, associazione delle aziende della raccolta, Centro di Coordinamento. In generale i principali criteri di valutazione sono stati: completezza e utilità del progetto, bacino di utenza interessata, iniziative dedicate a territori con una bassa concentrazione di centri di raccolta già presenti. Snella la procedura di erogazione: i finanziamenti vengono trasferiti a fronte di una documentazione - fatture quietanzate o copia del collaudo - che attesta la reale esecuzione dei lavori; il bando prevede infatti contributi per opere e iniziative realizzate, che vengono erogati in trenta giorni dalla presentazione dei documenti suddetti. Qui è possibile consultare l’elenco completo dei vincitori 2022. (l.c.)