Sabato, 05 Marzo 2011 00:00

Rifiuti elettrodomestici, italiani disinformati

Secondo una ricerca Ipsos, oltre il 70% dei consumatori non sa nulla del sistema istituito da tempo per il recupero

È la raccolta il vero problema dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia, quelli relativi ai prodotti elettrodomestici per capirci: dal televisore al frigorifero, alla lavabiancheria e a tantissimi altri. In gergo tecnico, questi rifiuti vengono definiti con la sigla Raee. E’ quanto emerge dalla ricerca commissionata da Ecodom, uno dei consorzi nati per recuperare e riciclare gli elettrodomestici, all’Istituto di ricerca Ipsos:

  • il 21% dei cittadini italiani non sa cosa siano le isole ecologiche; il 24% non ha mai utilizzato un’isola ecologica;
  • il 58% dei grandi elettrodomestici dismessi dai consumatori non viene attualmente ritirato dai rivenditori;
  • la percentuale di rifiuti non ritirati dai rivenditori sale all’88% nel caso dei piccoli elettrodomestici: di questi, almeno il 17% viene trattato in maniera scorretta (con un alto rischio di smaltimento nocivo per l’ambiente), mentre il 51% resta inutilizzato nelle case dei consumatori (con probabili rischi ambientali futuri e spreco di materie riciclabili);
  • anche per quanto riguarda le apparecchiature informatiche ed elettroniche, ben l’86%  non viene ritirato dai negozianti: il 67% di questi rifiuti rimane inutilizzato, mentre il 9% viene  trattato in modo scorretto.

Percentuali preoccupanti

L’indagine di Ipsos mette in luce una evidente carenza di informazione dei cittadini italiani sul tema dei Raee: solo il 14% li definisce in modo preciso, il 15% ne ha una conoscenza “discreta”, mentre il 71% non ne sa nulla. Anche per quanto riguarda l’obbligo del ritiro gratuito del Raee da parte del rivenditore al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura equivalente (il cosiddetto ritiro “uno contro uno”), il livello di conoscenza è molto basso: solo il 17% degli italiani, infatti, sa che esiste questo obbligo, il 53% ne ignora l’esistenza, mentre il 30% ne sa qualcosa, senza però conoscerne i dettagli.

Soluzioni

Tra le soluzioni proposte dagli italiani per diminuire l’impatto ambientale derivante da una non corretta gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici, le più significative sono:

  • l’aumento delle iniziative di comunicazione e informazione rivolte ai consumatori (28%);
  • la realizzazione di prodotti meno inquinanti, che non contengano sostanze nocive per l’ambiente (17%);
  • sanzioni più severe per i trasgressori che abbandonano i Raee o li smaltiscono in modo scorretto (16%);
  • la segnalazione sul prodotto delle modalità di corretta gestione dei Raee da parte delle aziende produttrici (15%);
  • l’educazione scolastica sul tema ambientale (11%);
  • il corretto esempio che viene dato in famiglia (11%).

Ma la sensibilità aumenta

Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, ha commentato così i risultati dell’indagine: “La ricerca ha evidenziato un deficit di informazioni da parte dei cittadini ma la loro sensibilità rispetto ai temi ambientali mostra un’attenzione crescente. Come dimostrato da altre ricerche sulla raccolta differenziata o sul riciclo di materiali quali carta, plastica, vetro, i cittadini sono pronti ad adottare comportamenti virtuosi sia per ragioni “ideali” sia per ottenere benefici in senso pratico o economico. Tuttavia, se il meccanismo risulta troppo artificioso o complesso, i comportamenti scorretti tendono ad attecchire con maggiore facilità”.