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Il decoro nel punto vendita? Ormai ce lo siamo giocato
La testimonianza di un commesso: “Il consumatore sporca e aggredisce sempre più spesso. Per non parlare di quando l’animale domestico, portato in negozio, espleta i propri bisogni fisiologici nella totale indifferenza del padrone”.
Nella giungla dei turni di lavoro in negozio - seconda parte
Molti i commenti giunti in redazione tramite la nostra pagina Facebook riguardo al mio precedente intervento sul blog. Ne riprendiamo alcuni.
Nella giungla dei turni di lavoro in negozio
"Non avendo un riposo adeguato, piano piano ci si logora e non si apprezza più quello che facciamo..." ci confessa un lettore.
Formazione? Non provate a rifilarmi ancora Al Pacino!
Oggi non si può più vendere come si vendeva vent’anni fa. Bisogna essere più rapidi ad analizzare i bisogni del cliente e più reattivi nel rispondere.
Basterebbe poco per migliorare l’ambiente del negozio
Invece troppe volte l’udito e la vista del consumatore finale vengono travolti da una confusione che sembra non avere fine.
Abbiamo acquistato da un addetto con la sindrome di Down
Esperienza illuminante oltre che tecnicamente perfetta. Ma allora perché...
Gentilezza a pagamento
Il cliente ha sempre ragione, vero, ma si diventa clienti solo dopo aver acquistato. Altrimenti si è semplicemente visitatori.
Troppe aziende assenti dai negozi
In nove mesi di visite nei punti vendita, tanti brand e prodotti ci sono apparsi abbandonati a loro stessi.
EDITORIALE: "Le vere priorità per il settore" (video)
Intervento dell'editore di Bianco & Bruno, Graziano Girotti.
Link al video: https://youtu.be/6O6cbZAHIIQ
“I clienti? Sono come il vino”
Oggi ero in sala pausa a cercare di riprendermi dopo un rush di clienti frettolosi, quando mi sono lasciato scappare la frase: “Certo che sembra di essere medici del pronto soccorso più che commessi”. Sentendomi, un collega più anziano di me ha ribattuto: “Siamo più come i sommelier con il vino”.
Consumatori e addetti, risorse che in negozio vengono utilizzate male
Cosa vuol dire, realmente, mettere al centro il cliente finale?
A Cagliari tre buoni punti vendita
Unico neo in due negozi su tre: ci giunge alle orecchie la pubblicità radiofonica di un’insegna competitor. Un impatto che disorienta e infila una vena di caos nel consumatore. Meglio una radio personalizzata, no?
“Prima si puntava sui contributi dei fornitori, oggi sui servizi. E sui prodotti quando ci punteremo?”
Venticinque anni passati alle vendite. Riflessioni di un addetto qualunque.
I prodotti si somigliano tutti e per l’addetto si fa dura
Nel “racconto” dell’apparecchio i brand si fanno trascinare quasi completamente dall’alta tecnologia lasciando nell’ombra aspetti tradizionali che invece mantengono un loro peso specifico agli occhi dei consumatori.
Nei negozi restano i problemi di sempre. Purtroppo
Siamo reduci da un tour in circa 50 punti vendita, svolto per conto di un’azienda, che in meno di tre settimane ha visto il nostro team di Mystery Shopper andare dal Veneto alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia e in altre regioni.
Una giornata (semiseria) da addetto vendita
Raccontami anche tu la tua giornata tipo, i tuoi aneddoti, usa l’hashtag #shoplife! e scrivimi: nathan@biancoebruno.it
Se il promoter “dimentica” di mostrare la sua identità
Nei giorni scorsi ci siamo imbattuti in alcune coincidenze preoccupanti all’interno dei punti vendita. Ci auguriamo che siano episodi isolati.
Lavoro perso? Brutto: ma non perdete coraggio, umiltà e dignità
Chi scrive ha attraversato più volte il tunnel della disoccupazione. E quindi vi dico che...
Reggio Calabria. Se l'addetto ha bisogno di una carica di entusiasmo
Tre negozi visitati e un unico atteggiamento: poca verve e proposte tutte orientate ai prodotti in offerta Black Friday.
“Quando il magazzino diventa Giochi senza Frontiere”
La testimonianza del nostro Edgar racconta una realtà non priva di rischi, soprattutto nei momenti “caldi” della stagione.