Sabato, 07 Dicembre 2013 00:00

Fotocamere ad obiettivi intercambiabili, avventure in "prospettiva"

Semplici da usare anche con uso manuale, scatenano una lenta corsa verso un parco di accessori potenzialmente infinito

Un caleidoscopio di opzioni e applicazioni, quello contenuto in una fotocamera a obiettivi intercambiabili tipo reflex o mirrorless, semplici da usare in modalità automatica e ricche di potenzialità con funzionamento manuale. Per riscoprire il proprio mondo attraverso l'obiettivo e cercare uno stile fotografico inedito del tutto originale: il proprio. L'acquisto di un apparecchio che si sposti oltre concetto di compatta è l'inizio di un'avventura alla portata di tutti, ciò che fa del fotoamatore un potenziale reporter, e di ogni esperienza un momento da incorniciare, nel senso vero del termine. Scelta la camera che meglio si adatta alle abitudini e alla manualità di ciascuno, grazie al supporto di un rivenditore esperto e disponibile, comincia un'evoluzione lenta ma quasi inesorabile verso l'acquisto di accessori, ricambi e optional capaci di trasformare una fotocamera in uno strumento personalizzato e fedele ai propri desideri. Mirini flash e illuminatori macro sapranno dare risalto a soggetti molto piccoli come la classica coccinella sulla foglia o la goccia d'acqua sul filo d'erba, per restare in ambito naturalistico. Le ottiche, poi, sono un universo da esplorare lasciandosi guidare da gusti e preferenze artistiche: quelle in commercio vantano focali estese dagli usi flessibili, utili per ritratti e foto ravvicinate, combinabili con anelli adattatori che consentono di ampliare la gamma stessa di obiettivi da montare. Assai diffuse e amiche del portafoglio, spopolano tra i fotoaficionados le lenti di conversione: buone alternative in termini di risultati rispetto alle ottiche originali, permettono di trasformare il proprio obiettivo in una lente fish eye, in un grandangolo o in un tele, a seconda del modello. Si tratta di lenti di conversione create per costruire un'immagine dalla prospettiva diversa senza i costi di un obiettivo dedicato, ma con prestazioni molto vicine a quelle garantite da un'ottica originale.

Preservare le funzionalità dell'apparecchio
Borse, fondelli, cinghie e custodie, considerate da sempre le sorelle povere del comparto, sono al contrario elementi essenziali in una pratica fotografica accurata e consapevole. Le custodie subacquee sono indicate non solo durante il viaggio della vita alle cascate Victoria, ma rappresentano un corredo necessario anche per una semplice giornata in spiaggia, dove la protezione da schizzi e giochi d'acqua è d'obbligo per preservare le funzionalità del proprio apparecchio. Al tempo stesso, una buona cinghia completa di moschettoni (posizionati in punti strategici) è il non plus ultra per scalate di montagna e gite in famiglia, per avere la propria macchina sempre al sicuro sulla schiena e pronta allo scatto in un solo istante: perché avere mani libere e libertà di fotografare ad ogni scorcio sono oggi un lusso possibile. L'accessoristica è una questione di utilità e di qualità di utilizzo. Dal carattere per lo più "virale", conosciuta cioè tramite passaparola, è un ambito nel quale, più che mai, è d'obbligo affidarsi alla prova diretta e ai consigli del proprio rivenditore di fiducia, in una relazione dove il contagio di interessi e "prospettive" non può che arricchire esperienza e pratica fotografica. Testare una cinghia o un fondello è dunque essenziale, soprattutto in quanto prodotti da "indossare" per ore durante le proprie avventure outdoor.

Applicazioni per ogni stile e mood
Più che concentrarsi sugli ISO, il bilanciamento del bianco e sui megapixel, concetti importanti ma tutt'altro che esaustivi, oggi, per la scelta del proprio occhio digitale, è bene conoscere oggi le potenzialità "sociali" e funzionali di ogni apparecchio. Ruotano infatti attorno alle macchine più evolute applicazioni per ogni stile e mood, fatte di personalizzazione dello scatto - anche all'interno di impostazioni automatiche - ed editing intuitivo, rapido. L'ideale per postare, condividere, far sognare, infine, di sé. Si può uscire da logiche classiche e abbracciare con sorpresa l'idea di una fotocamera che si integri perfettamente con il proprio parco di dispositivi mobili: smartphone e tablet su tutti, utilizzabili ad esempio come display esterni della propria macchina last generation, per mettere a fuoco il soggetto inquadrato, scattare, editare in remoto. La creatività fotografica esce dallo scatto in senso stretto per permeare l'approccio stesso alla ripresa, che abbraccia ora le facilities del telefonino e della tavoletta elettronica virando verso opportunità giovani e dinamiche, dedicate a chiunque voglia divertirsi sperimentando. Resta il vecchio discorso, scontato e consumato, ma purtroppo sempre attuale, di provare e "sentire" l'apparecchio (oltre che gli accessori) prima di ogni acquisto. Provare nel senso di viaggiare nel menù di ogni macchina, impostare e scattare, chiedere lumi al commesso e praticare, seppure per un tempo limitato, un'arte che ha bisogno del giusto mezzo per esprimersi. Non è nuova la moda, diffusissima tra le principali catene di negozi sportivi, di prestare le scarpe ai runners più agguerriti prima di concludere un acquisto. Trenta o quaranta chilometri su strada prima di decidere. Nel nostro caso, trenta o quaranta foto prima di scegliere la propria macchina, basterebbero senz'altro a chiarirsi le idee.