Sembra che i concetti green dell’ecologia e della sostenibilità di un elettrodomestico, lavabiancheria in primis, siano finalmente entrati di diritto nei criteri di scelta di un prodotto. Lo dimostrano recenti studi internazionali, secondo i quali tre consumatori su quattro, negli ultimi due anni, hanno confrontato l’etichetta energetica della lavatrice prima di decretare la scelta definitiva. Le evoluzioni tecnologiche sotto il profilo dell’efficienza meraviglierebbero chiunque si accosti ai nuovi livelli di consumo: rispetto a prodotti in classe A si è raggiunta una capacità di risparmio fino al 60%. E c’è già chi parla di un 50% di efficienza in più in confronto alla A+++, con un risparmio di acqua pari al 30%.
Dritti nel cestello anche con l’etichetta “solo a mano”
I consumi ottimizzati per un pubblico più oculato e consapevole si sposano a risultati e tipologie di lavaggio superiori al passato, che non dimenticano piumoni a due piazze, tendaggi, copridivani e delicatissimi capi di lingerie, oltre che sete raffinate. Tutto merito di tecnologie avanzate, che nei top di gamma permettono ad esempio all’apparecchio di premiscelare e sciogliere il detergente prima di iniettarlo nel cesto in maniera omogenea, attraverso speciali sistemi “a pioggia”. Una mousse dall’elevato potere pulente penetra così nelle fibre in maniera efficace: addio macchie di detersivo sugli indumenti e danneggiamenti al motore causati dai suoi residui. Le basse temperature inoltre non rappresentano più un tabù. La lavatrice sa igienizzare anche a trenta gradi, regolando e adattando di volta in volta il ciclo al proprio carico. Intanto, con le lavabiancheria di fascia elevata, anche la dicitura “solo lavaggio a mano” smette di essere un rosso segnale di stop: i capi che espongono tale etichetta possono infatti essere trattati con i programmi per delicati se l’elettrodomestico riporta la certificazione Woolmark Platinum Care, la più elevata attestazione per l’efficacia del lavaggio di lana e cachemire. La ragione è sotto gli occhi di tutti, ansiosi e preoccupati in primis: i cestelli recenti sono infatti in grado di simulare la gentilezza del lavaggio a mano attraverso una serie di movimenti specifici, in numero variabile a seconda del modello. I materiali utilizzati nella costruzione degli apparecchi top, sempre dedicati al rispetto profondo delle fibre nel lungo periodo, evitano il deterioramento dei tessuti assicurando la massima durata dei capi, protetti e preziosi come il primo giorno, e una totale serenità di utilizzo. Robuste e igieniche, le vasche di lavaggio dei modelli di fascia alta sono infatti sostenute da speciali ammortizzatori e da una batteria di molle di trazione, e fissate con appositi contrappesi in ghisa che garantiscono minima usura, resistenza e silenziosa stabilità, anche con un numero elevato di giri centrifuga. Solidi isolamenti esterni antirumore contribuiscono inoltre a rassicurare chi preferisce accendere l’apparecchio nelle ore serali.
Accensione in due secondi
Interfacce evolute, con grandi display di facile programmazione e pochi tasti (uno solo, talvolta) sul cruscotto dal design elegante, lasciano che l’avviamento della macchina sia un compito faticoso quanto un battito di ciglia. Bastano due secondi, con alcuni apparecchi, perché il ciclo abbia inizio. Speciali programmi di nuova generazione aiutano a preservare i colori originali, permettendo di lavare bianchi e colorati insieme senza che la maglietta di papà si tinga di rosa confetto. La felpa nera preferita dai ragazzi non corre il rischio di scolorire e i capi restano come nuovi anche dopo molti lavaggi.
Programmi speciali, vita serena
Tra i fiori all’occhiello dei prodotti di fascia alta spiccano i programmi per una stiratura facilitata, che distendono la biancheria già durante il lavaggio nel cestello della lavatrice. Protezione dei tessuti senza pensieri anche nel caso di allergie e pelli sensibili: pollini, batteri e acari della polvere, nonché peli di animali, vengono eliminati già a 40-50 gradi, in base al modello. E se in modalità “outdoor” l’elettrodomestico si prende una particolare cura del bucato macchiato di erba e fango - tra le più frequenti categorie di sporco assieme a olio d’oliva, tè, succo d’arancia, trucco, creme e sangue, come elaborato dall’istituto indipendente SSOG sulle macchie quotidiane - l’opzione vapore, disponibile anche su macchine maxiportata da 12 kg, tratta e igienizza il bucato in modo rapido, intensivo ed ecologico. Apprezzato per i carichi voluminosi, il vapore è l’ideale anche per rinfrescare l’abito della soirée e restituire un tono alle tende del salotto. Sofisticati sistemi a doppia pompa sanno infine sfruttare al massimo la resa del detersivo per un’efficacia di lavaggio ancora superiore. Mai più sprechi né rischi per i capi, grazie a un trattamento su misura per ogni bucato.