Mercoledì, 08 Aprile 2015 00:00

Whirlpool Supreme Care, una linea tutta italiana

Lavatrici e asciugabiancheria vengono realizzate nello stabilimento di Napoli

La linea Supreme Care di Whirlpool è composta da lavatrici e asciugatrici pensate come un sistema combinato per la cura degli indumenti.  Com’è nella tradizione del big americano, la gamma è stata progettata anche in base a indagini sui bisogni dei consumatori in materia di lavaggio e cura della biancheria e in particolare del guardaroba dei consumatori. L’azienda ha dichiarato di aver dedicato un ingente investimento per il progetto Supreme Care,  i cui prodotti sono realizzati per tutto il mercato europeo negli stabilimenti di Napoli, sito produttivo considerato di eccellenza e inserito nel consorzio Genesis, al centro di un programma di rilancio della zona di Napoli Est e volto alla costruzione di un distretto industriale intorno allo stabilimento Whirlpool,  finanziato anche da Stato e Regione Campania.

Gli obiettivi di performance: delicatezza e risparmio
Studiati per un consumatore piuttosto evoluto e tecnologico, gli apparecchi Supreme Care mettono d’accordo il poco tempo a disposizione e il desiderio di curare i capi d’abbigliamento, specialmente del cliente italiano. Le caratteristiche principali, dichiarate dall'azienda, sono l'estrema silenziosità  e le minime vibrazioni assicurate dalla tecnologia ZenTechnology; l'interattività  e la gestione semplice e intuitiva anche in remoto tramite App dedicata con il sistema 6th Sense Live.  Senza trascurare la delicatezza di “torcitura” con la tecnologia SoftMove, che imposta il movimento e la velocità del cestello in base a carico e tessuti. Particolare attenzione al risciacquo con PrecisionClean, e dosaggio automatico del detersivo con PrecisionDose, che dispensa la giusta quantità di prodotto per ognuno dei 20 cicli di lavaggio. La classe energetica  è A+++. Lavabiancheria e asciugatrici sono connesse tra di loro per settare i programmi in sinergia. La produzione interamente fatta in Italia avvalora  la posizione strategica che il gruppo americano riconosce al nostro Paese, oltre al plus del “made in Italy” quando si tratta di grandi elettrodomestici dedicati al mercato europeo.