Stirare ha sempre dato vita a una delle pratiche più impegnative per quanto riguarda i lavori domestici. Un po’ per la laboriosità e la fatica, un po’ per l’effettiva difficoltà che sovente ha mandato in crisi single o giovani massaie alle prime armi. Ma anche quando non si è novelline, prendere in mano il ferro da stiro significa ancora per troppe donne (o uomini) condannarsi a un’attività che non si vorrebbe mai fare.
Caldaia con caricamento in continuo
L’alternativa, però, è di quelle inaccettabili: vedere la montagna di indumenti buttati alla rinfusa da qualche parte innalzarsi paurosamente. Ma la tecnologia, in questo settore, ha fatto veramente passi da gigante, mettendo a disposizione apparecchi molto evoluti che hanno risolto un gran numero di problemi legati allo stiro. Passi da gigante che troppe volte non “raggiungono” la consumatrice. Ecco perché è consigliabile metterla al corrente di ciò che può garantire un prodotto di ultima generazione, chiamiamolo così. Fra le innovazioni più importanti, indubbiamente vanno segnalati i sistemi stiranti dotati di caldaia con caricamento in continuo. In pratica, si tratta di apparecchi provvisti di un serbatoio dell’acqua separato dalla caldaia. I vantaggi sono importanti. Intanto c’è un risparmio energetico considerevole, un’argomentazione di vendita che verso la consumatrice mantiene più che mai un grande potere di attrazione. Risparmio energetico che di fatto è l’altra faccia della medaglia di un secondo vantaggio: i tempi di stiratura vengono ridotti e così pure anche la stanchezza di colei (o colui) che è stata condannata alle faccende di casa. Si tratta di prodotti che richiamano e vaporizzano solo la quantità d’acqua strettamente necessaria a svolgere il lavoro.
Leggeri ma non troppo
Anche per lo stesso vapore erogato si deve parlare di maggiore o minore qualità. Infatti esso non deve risultare troppo secco, perché altrimenti la piega non viene sconfitta. Così come non deve caratterizzarsi per eccessiva umidità. Il peso dell’apparecchio è un aspetto che non va trascurato. Bisogna quindi che il consumatore “provi” la manegevolezza del ferro per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, tenendo conto che il prodotto ideale deve avere un peso fra uno e due chilogrammi. A volte una soluzione ergonomicamente pratica in termini di impugnatura, per esempio, può rendere l’uso del prodotto più semplice, nonostante un peso maggiore, ma il tutto è chiaramente soggettivo.
Ovunque capi perfetti
Per contro, il consumatore può essere invece guidato da esigenze di praticità tali da consigliare l’acquisto di un prodotto “da viaggio”, generalmente a secco, le cui caratteristiche principali sono compattezza e leggerezza. Nella scelta di un ferro da viaggio è bene verificare anche che sia predisposto per il doppio voltaggio, a 110 e 220 volt, in modo da poterlo utilizzare in qualsiasi paese straniero senza doversi dotare di trasfomatori di tensione. E per chi mette la praticità al primo posto esistono anche i modellli cordless, che consentono di stirare in tutte le direzioni senza scomode manovre. Per valutare le prestazioni di un ferro da stiro, due sono i parametri: i Watt e l’emissione di vapore. Per la maggior parte dei consumatori questi dati avranno poco significato, ma è importante conoscerli per capire bene le potenzialità dell’apparecchio e scegliere il modello più giusto per noi. La potenza è importante per la rapidità di riscaldamento del ferro. Nei dispositivi a secco è sufficiente una potenza fra i 700 e i 1000 Watt, ma per quelli a vapore sono necessari almeno 1.800 Watt per i ferri con serbatoio, 2.000 Watt per quelli con caldaia separata. Una potenza inferiore implicherebbe tempi di riscaldamento troppo lunghi e un rischio di discontinuità nella produzione di vapore. L’altro parametro riguarda il getto di vapore. Tecnicamente si può parlare di Bar, che è l’unità di misura della pressione, ma in modo più pratico si fa comunemente riferimento ai g/min, cioè i grammi di vapore erogati al minuto. Per un risultato ottimale bisognerebbe scegliere un modello con almeno 70 g/min, considerando che sul mercato esistono dispositivi che arrivano fino a 200 g/min con la funzione supervapore.
Magico vapore
Il vapore è fondamentale per ottenere una stiratura ottimale. Per centrare i risultati migliori il flusso deve essere intenso e ben direzionato nei punti desiderati. Per questo è importante che, durante la stiratura, il getto venga regolato al massimo. Al momento della scelta del modello, la potenza del getto risulta più importante del numero di fori per il vapore. Il numero di fori, infatti, è determinato più che altro dal materiale della piastra: nelle piastre in acciaio o in teflon essi sono distribuiti su tutta la superficie, mentre in quelle in alluminio sono concentrati sulla punta. I tessuti, però, possono avere esigenze diverse. Per stirare una tovaglia di cotone, per esempio, il ferro potrà essere utilizzato al massimo della potenza, sia per quanto riguarda il riscaldamento della piastra che il getto di vapore. Per un golfino di lana, invece, sarà sufficiente disporre il capo “in forma” sul piano da stiro e passarci sopra il ferro azionando il getto di vapore, senza appoggiarlo direttamente: questo consentirà di ammorbidire le fibre e rimettere in forma l’indumento senza dare uno sgradevole effetto schiacciato.
Altri dettagli
Il vapore è utile anche per rinfrescare e rimettere in forma i capi, per esempio al momento del cambio degli armadi. Gli indumenti possono essere passati con una rapida vaporizzazione direttamente appesi alle stampelle: è importante, in questo caso, che l’apparecchio preveda il getto di vapore anche in verticale. L’operazione deve essere compiuta con le dovute precauzioni: il vapore, infatti, raggiunge una temperatura molto elevata e le possibili ustioni sono sempre un pericolo di cui tener conto. I parametri di scelta di un ferro da stiro sono in realtà numerosissimi. La capienza del serbatoio, per esempio, che nel caso di caldaia separata deve essere elevata, o la lunghezza del cavo di alimentazione, un dettaglio che però diventa importante al momento dell’utilizzo per evitare di dover ricorrere a scomode e pericolose prolunghe. I modelli in commercio propongono in genere anche funzionalità aggiuntive che rendono la stiratura ancora più facile. Una di queste, a cui abbiamo accennato poc’anzi, è il supervapore che, ricorrendo a un getto singolo anziché continuo, consente di intervenire su pieghe particolarmente difficili. C’è poi anche la possibilità di spruzzare direttamente acqua dall’apparecchio, senza dover ricorrere ad un apposito spruzzino. Altra funzione molto utile e da sottolineare è l’autospegnimento, che interviene quando il ferro rimane inutilizzato per un po’ di tempo: un ottimo accorgimento per evitare spiacevoli inconvenienti.
Made in Cina?
Proprio per la sua potenziale pericolosità, il ferro da stiro è un apparecchio che va scelto non in base al prezzo, ma secondo garanzie di qualità date dai controlli che solo le industrie di marca possono dare. Per fortuna è sempre più difficile trovare sul mercato prodotti low cost che comportavano rischi di utilizzo elevatissimi. Però, è doveroso riportare una curiosità: i primi ferri da stiro di cui si ha storicamente notizia venivano dalla Cina, dove anticamente venivano riempiti con la brace per stirare i tessuti più resistenti. Alcuni modelli sono dotati di un apposito dispositivo anticalcare, ma nella maggior parte dei casi è opportuno utilizzare acqua demineralizzata, per evitare incrostazioni dannose per l’apparecchio. Il ferro da stiro è considerato uno degli apparecchi più pericolosi per gli incidenti domestici. Bisogna fare attenzione alla piastra, che raggiunge temperature molto elevate, e alla stabilità della postazione: un ferro che cade, oltre a danneggiarsi, può essere pericoloso. Contro il rischio di folgorazione controllare il cordone di alimentazione che deve essere integro. Non usare prolughe troppo lunghe o prese multiple. Mai usare il ferro a piedi nudi. Come tutti gli apparecchi che producono calore, anche il ferro da stiro è dotato di una resistenza decisamente energivora, che richiede qualche accorgimento. Per stirare, è bene scegliere preferibilmente gli orari in cui la tariffazione dell’energia elettrica è inferiore, in modo da ridurre i costi. Non utilizzare l’apparecchio contemporaneamente a lavatrice, lavastoviglie, forno, per evitare di far saltare il contatore. Spegnerlo sempre quando non si usa, staccando la spina. Infine stirare prima i tessuti che necessitano di poco calore, come i sintetici, passando quindi a lana, seta e cotone.