Fino a pochi mesi fa la fotocamera a scomparsa in uno smartphone era pura fantascienza. Con l’avvento di Oppo Find X è diventata realtà, ma per pochi eletti, visto il prezzo di 999 euro. La stessa casa cinese ha presentato nei giorni scorsi Oppo Reno, uno smartphone che va al pubblico al prezzo di 499 euro e che rende più accessibile il concetto di “obiettivo nascosto”.
Oppo Reno rompe gli schemi già a partire dalla confezione: un parallelepipedo lungo quasi il doppio del dispositivo che contiene. Al suo interno troviamo cover in silicone, caricabatteria VOOC Flash - che consente di portare da 0 a 100% la batteria in poco più di un’ora - e auricolari a jack di ottima qualità. La scatola è curata nei minimi dettagli e dobbiamo riconoscere che è difficile non innamorarsi a prima vista anche del suo contenuto.
La sensazione al tocco è ottima: leggero, ma non troppo, con linee morbide e lenti a filo (finalmente!) perfettamente integrate nella scocca. La cura dei particolari emerge dal fatto che una piccola semisfera in zaffiro sporge dalla linea per impedire di graffiare le lenti appoggiando lo smartphone. Lo schermo (Amoled) da 6,4” è realmente full screen. Senza il “notch” (quella tacca superiore nella quale troviamo solitamente microfono, sensori di prossimità e lente per i selfie). La capsula auricolare è integrata nella cornice, il lettore dell’impronta è sotto il display e la fotocamera per i selfie (più il flash per le lenti posteriori) è montata su una slitta asimmetrica che emerge come la pinna di un pesce, solo quando se ne ha bisogno.
L’interfaccia di Oppo è Color OS arrivato ormai alla sesta generazione. Abbiamo trovato netti miglioramenti rispetto alle precedenti, anche se ancora qualche pecca c’è, soprattutto quando parliamo di migrazione dei dati dal vecchio smartphone: non ancora semplice e intuitiva. Luminosità dello schermo e brillantezza dei colori sono ottimi, ma la visione di contenuti multimediali è leggermente a scatti, peccato anche per l’audio mono e carente nei bassi. Il comparto fotografico è rappresentato da una lente principale da 48MP con focale 1.7 e una secondaria da 5MP utilizzata per dare profondità di campo. Gli scatti, soprattutto quelli notturni, ci hanno soddisfatto. Tanto dettaglio e poco rumore di fondo. La selfie camera a scomparsa è da 16MP e abbiamo anche qui riscontrato buoni risultati, ma solo con abbondante illuminazione.
Nutrivamo un po’ di dubbi per lo sblocco con il viso, essendo comunque necessario attendere la comparsa della lente, ma lo abbiamo trovato veramente rapido. Ancor più della rilevazione dell’impronta digitale, che richiede comunque quella frazione di secondo per posizionare correttamente il dito (essendo sotto il display, in un punto che non può essere individuato se non guardando lo schermo).
Il banco di prova di AnTuTu (l’applicazione che mette a confronto in maniera oggettiva gli smartphone sottoponendoli a una serie di test) ha smorzato un po’ il nostro entusiasmo per Oppo Reno. Con un punteggio di 156.301 questo device va a posizionarsi al 49esimo posto della classifica, in compagnia di Honor 10 e Xiaomi Mi 8 SE. Due dispositivi dell’anno scorso. Il processore (un Qualcomm Snapdragon 710) batte il 36% degli avversari, la grafica (Adreno) solo il 29%, la memoria (256GB di memoria interna più 6GB di RAM) è migliore del 35% dei competitors.
Ci consola il fatto che qualche rinuncia è stata necessaria per contenere il prezzo e renderlo alla portata di tutti. Dobbiamo poi riconoscere che le prestazioni sono equilibrate: una batteria da 3650mAh con una CPU parca nei consumi garantirà un’ottima autonomia, 6GB di RAM saranno più che sufficienti quando verrà rilasciata la decima versione di Android e 256GB di archiviazione non richiederanno l’acquisto di una memoria esterna tra qualche mese (anche perché non sono espandibili).
Cosa ci piace:
Senza dubbio è un oggetto di design esclusivo
La fotocamera frontale emerge dalla scocca senza il minimo rumore e in tempi brevissimi
Il touch feeling è ai livelli dei prodotti premium
Cosa non ci piace:
Ci spaventa l’idea della polvere che potrebbe compromettere l’ingranaggio della slitta a scomparsa
NFC per i pagamenti contactless è presente, ma al momento di questa recensione non ha funzionato con Google Pay
Non abbiamo trovato in rete informazioni riguardo alle emissioni SAR di questo dispositivo
In conclusione, ci troviamo di fronte ad un device veramente alla moda, che costa la metà di Oppo Find X recensito lo scorso anno, ma ci è piaciuto di più per le soluzioni innovative di design e le specifiche, tutto sommato, adeguate al prezzo. Abbiamo modo di credere che la fotocamera a scomparsa sarà il leitmotiv del 2019 nella telefonia. Oppo con questo Reno fa da apripista, e lo fa con classe.