Abbiamo tra le mani una delle novità più attese della stagione, il nuovo top di gamma Xiaomi nella sua versione migliore chiamata semplicemente 13 PRO.
Le aspettative del pubblico appassionato (ma non solo) sono alte e a ragion veduta: la casa cinese ha infatti effettuato alcune implementazioni per rendere i suoi smartphone uno dei migliori sul mercato, e noi lo testiamo.
Partiamo come di consuetudine della scatola. Semplice, elegantemente nera, senza fronzoli. Dalla “copertina” la casa madre vuole farci capire subito qual è una delle caratteristiche più importanti, appena sotto il nome del telefono infatti si legge “co-engeneered with Leica”. Il famoso produttore di lenti ha infatti rinnovato l’accordo con Xiaomi dopo l’addio a Huawei (P50 dovrebbe essere l’ultimo modello dotato degli obiettivi tedeschi).
Dentro la scatola di Xiaomi 13 PRO si fanno apprezzare la custodia in silicone, il cavo di trasferimento dati e ricarica e l’adattatore per la corrente elettrica da ben 120 watt.
Prendiamo il telefono tra le mani e la prima sensazione è quella di qualità assoluta grazie alle rifiniture premium e i materiali di pregio, la ceramica della scocca tra tutti. Il peso di 229 grammi si fa subito sentire: il telefono è “pieno” e tutto da scoprire. Sulla backcover scopriamo il design delle fotocamere posteriori, uno chassis che copre quasi tutta la larghezza del telefono diviso in sezioni quadrate che contengono i tre obiettivi in modo elegante e sobrio nonostante le dimensioni generose. Togliamo il vano porta SIM per controllare: il telefono contiene due schede telefoniche e nessuna MicroSD. Il motivo è presto spiegato: la dotazione generosa di memoria interna non ne fa sentire la necessità, ben 256 GB di spazio per foto, video e contenuti multimediali.
Sul fronte memoria RAM sono presenti 12 GB che, uniti al processore di ultima generazione Snapdragon 8 Gen 2 da ben 3.2 GHz e soli 4 nanometri di processo produttivo, rende Xiaomi 13 PRO uno dei telefoni più veloci sul mercato. Il miglioramento delle prestazioni e della sua efficienza energetica è rispettivamente del 42% e del 49% in confronto alla generazione precedente. La casa madre ha dotato il dispositivo di un processore indipendente dedicato alla gestione della batteria chiamato Battery Management System Surge che, unito all’intelligenza artificiale, gestisce i 4820 mAh di cui è dotato. Il modello 13 PRO supporta la ricarica HyperCharge da 120W che garantisce piena autonomia in pochissimo tempo: l’abbiamo testata e in appena 19 minuti il telefono è già al 100%. E’ ovviamente presente anche la ricarica wireless da 50 watt e il reverse wireless charge da 10 watt.
Il display è un amoled WQHD+ a 120 Hz da ben 6,73 pollici di diagonale. Probabilmente non si tratta di un telefono adatto a tutte le mani proprio a causa della sua grandezza. Gestirlo con una mano risulta a volte problematico quando si effettuano operazioni anche abbastanza semplici e dopo un po’ il peso inizia a farsi sentire, ma questa è ovviamente una questione puramente soggettiva.
Parliamo di uno dei migliori aspetti di Xiaomi 13 PRO, vale a dire la sua dotazione fotografica. Il sensore principale è un Sony IMX989 CMOS con f/1.9 coaudiuvato da un teleobiettivo flottante da 75 mm e 50 megapixel con apertura f/2.0 e stabilizzazione ottica OIS. L’obiettivo è diviso in due unità che, collaborando tra loro in modo automatico, possono ottenere gli stessi effetti di un teleobiettivo e di macro. Anche le foto ravvicinate, grazie alla tecnologia Focal Shift, sono ricche di dettagli e senza sbavature. Il software di gestione Xiaomi ProFocus supporta anche il tracciamento oculare, sia di esseri umani che animali (nello specifico, cani e gatti).
Il grandangolare con apertura f/2.2, sviluppato da Samsung (è un S5KJN1 della casa coreana, come quello montato sul teleobiettivo), è dotato anche di modalità ravvicinate per scatti fino a 5 cm. Quello che ci ha stupito maggiormente è il software di elaborazione, anche in post-produzione. La fotocamera scatta anche in formato RAW DNG a 10 bit con profili di colore Adobe supportati da Photoshop e Lightroom. Leica, da parte sua, dona agli scatti di Xiaomi 13 PRO due stili diversi chiamati Authentic e Vibrant modificando saturazione, colori e luminosità in base alle nostre preferenze. La gamma di colori acquisita è sopra la media. La fusione tra il software Xiaomi e il suo motore di imaging, unito al software Leica, crea un database di colori e sfumature basato sull’apprendimento automatico di milioni di foto e genera un realismo inedito per scatti fatti da un “telefonino”. Sono ovviamente presenti tanti filtri e modalità video, tra tutti la Ultra Night 4K e il supporto di HyperOIS che regala una favolosa stabilità durante le riprese. Abbiamo provato a effettuare dei video saltellando sul posto e l’effetto finale è sorprendente, quasi non si nota il movimento.
Si possono effettuare video fino alla risoluzione di 8K con situazione di luce ideale, con una pulizia di immagine ottima e fluidità a 24fps. Passando ai 4K, i frame catturati ogni secondo aumentano a 60. Riguardo l’obiettivo frontale, segnaliamo un ottimo sensore Omnivision OV32C da ben 32 megapixel. La qualità dello zoom è a nostro avviso migliorabile, aumentandolo al suo livello massimo i dettagli diventano poco nitidi e i contorni degli oggetti perdono particolari. Questo ci ha un po’ delusi, ci aspettavamo sicuramente di meglio ma è uno dei pochi aspetti negativi che abbiamo riscontrato.
Un accenno alla connettività: ovviamente presente il 5G, ma anche Wi-Fi 6, bluetooth 5.3 a basso consumo di energia e NFC. Xiaomi 13 PRO supporta tantissime tecnologie per la navigazione satellitare come A-GPS, il sistema GLONASS, quello cinese Beidou, quello indiano NavlC e il giapponese QZSS, rendendolo uno dei dispositivi più completi sul mercato anche sul fronte “posizionamento”, in tutto il mondo.
In definitiva e considerando tutti gli aspetti, sia hardware che software, possiamo considerare Xiaomi 13 PRO uno dei migliori telefoni di fascia alta presenti attualmente sul mercato, un vero e proprio mostro di potenza e dalla qualità fotografica eccezionale. Si tratta di un dispositivo senza compromessi adatto a una fascia di utenza ridotta, sia a causa del prezzo elevato che della struttura stessa del dispositivo, molto grande e pesante. Il suo listino è quello di un vero top di gamma: 1299 euro.
PRO
Prestazioni al massimo livello
Comparto fotografico Leica
Qualità costruttiva e materiali premium
CONTRO
Non è adatto a tutte le mani
Dopo un po’ inizia a pesare
Ci aspettavamo di più dallo zoom