Mentre il tema della mobilità elettrica è al centro di commenti e polemiche per la decisione dell'Unione Europea di vietare dal 2035 le immatricolazioni delle auto a combustibile fossile (benzina e gasolio), Symbola - fondazione che promuove le qualità italiane in materia di green economy, cultura e coesione sociale - in collaborazione con Enel pubblica il rapporto “100 italian e-Mobility stories”, che racconta la transizione del settore attraverso cento storie di eccellenze imprenditoriali nazionali. Fra queste, Cobat, azienda italiana specializzata nel ciclo di raccolta e recupero dei rifiuti quali i RAEE e batterie a fine vita.
L’italia raccontata da questo documento possiede diverse ed eccellenti competenze e tecnologie lungo tutta la filiera di questo nuovo settore, a partire dalla tradizione automobilistica, per continuare con le produzioni di autobus elettrici e veicoli leggeri, di e-bike e motorini. Sul fronte della componentistica vantiamo centri di altissimo livello per la ricerca e lo sviluppo di motori, freni, elettronica, sistemi di stoccaggio dell’energia - accumulatori e batterie - fondamentali per la nuova era della mobilità elettrica. In Italia la produzione di automobili elettriche e ibride nel 2019 rappresentava solo lo 0,1% della produzione complessiva di autovetture, nel 2021 ha superato il 40%; in aumento anche le e-bike made in Italy, le biciclette a pedalata assistita da un motore elettrico.
Il ruolo cruciale della batteria
In un mondo cordless e sempre connesso, il settore della e-mobility è uno dei tanti ambiti di produzione in cui il sistema di accumulo di energia - la batteria - è indispensabile. La durata della carica è ormai un nuovo fattore distintivo di ogni prodotto che funzioni senza filo - un esempio su tutti: lo smartphone -; così pure nella nascente e-mobility. Una delle domande principali che ci consente di valutare un veicolo è: quanto si può viaggiare prima di ricorrere alle colonnine di ricarica? Questa condizione spinge da un lato l’Industria di produzione degli accumulatori a trovare soluzioni sempre più performanti, dall’altro impone molta attenzione sulla possibilità di implementare sistemi di riciclo e riuso degli accumulatori esausti in un’ottica di economia circolare, che salvaguardino l’ambiente e che consentano allo stesso tempo di recuperare materiali sempre più ‘preziosi’ da reperire. Si inserisce in questo contesto l’eccellenza di Cobat, fra i cento casi presentati dal rapporto di Symbola. Cobat è una piattaforma che si occupa da oltre trent’anni di raccolta, trattamento e riciclo di rifiuti come gli apparecchi elettrici ed elettronici a fine vita e, in particolare, le batterie; nel 2018 l’azienda ha deciso investire in un programma di ricerca dedicato al trattamento e al riciclo dei nuovi accumulatori al litio, attivando collaborazioni con enti quali il CNR e il Politecnico di Milano e Firenze. Oggi, grazie a questa iniziativa, Cobat può garantire, attraverso un processo brevettato, il recupero sostenibile di questi rifiuti, ricavando materiali come il cobalto, il carbonio di litio e altri materiali ferrosi, ma anche recuperando parti di accumulatori (le celle) ancora riutilizzabili. Questo processo è il cuore pulsante di Cobat Ecofactory, l’impianto costruito recentemente in provincia di Chieti: una eccellenza italiana.
In aumento le auto elettrificate in circolazione
Nel mondo sono quasi 20 milioni i veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni i mezzi elettrici commerciali e oltre 280 milioni i ciclomotori, scooter e motocicli elettrici; si stima che nel 2030 la quota di mercato globale delle auto elettrificate (che comprende sia modelli ibridi che totalmente elettrici) supererà il 50% del totale, trainato dalle tecnologie BEV (Battery Electric Vehicle), i mezzi che funzionano esclusivamente con una batteria elettrica. In questo settore i principali mercati del mondo sono Cina ed Europa; i dati del 2021 indicano la Germania al primo posto( 682 mila immatricolazioni), seguita da Regno Unito (306 mila) e Francia (303 mila). In Italia, nello stesso anno, le vendite di auto elettrificate sono aumentate del 199% rispetto a 2020, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. (l.c.)