Incrementare la raccolta e il riciclo dei RAEE è uno dei problemi più urgenti per il sistema multiconsortile dei rifiuti elettrici ed elettronici. Sfuggono alla filiera virtuosa del riciclo oltre 400 mila tonnellate di RAEE domestici, vale a dire quasi tre milioni di grandi elettrodomestici - frigo, lavatrici etc. - e più di 400 milioni di piccoli apparecchi - cellulari, microonde, radio etc.- (Fonte: Erion WEEE). A fronte di ciò, secondo i dati del Global E-Waste monitor, gli apparecchi elettrici ed elettronici a fine vita rappresentano i rifiuti con la più rapida crescita al mondo: nel 2030 si stima che saranno 74 milioni di tonnellate. Il problema è particolarmente attuale per il nostro Paese, dove la raccolta ha registrato nel 2022 addirittura un leggero calo rispetto agli obiettivi dell’Unione europea. Molti RAEE sfuggono ai circuiti ufficiali; i piccoli elettrodomestici, in particolare, vengono buttati nella spazzatura indifferenziata o rimangono nei cassetti, un comportamento che ha importanti ricadute ambientali ed economiche sottovalutate e spesso non conosciute.
L’iniziativa
Per aumentare la sensibilità sul tema Euronics ha realizzato con Erion WEEE, consorzio di gestione dei RAEE di Erion, l’E-Waste Challenge, un evento-maratona (hackathon) che ha riunito studenti, startupper e innovatori per lavorare sul binomio vincente “tecnologia e ambiente”, e sviluppare idee o nuovi sistemi per aumentare i tassi di raccolta dei rifiuti elettronici. I vincitori si aggiudicano quattro borse di studio per il Corso in Business Sustainability & Circular Economy della Bologna Business School. “Euronics - ha affermato l'amministratore delegato Massimo Dell'Acqua - si pone l’obiettivo di assumere il ruolo di promotore di pratiche green, perché la tecnologia possa abilitare un futuro più sostenibile. L’impegno che confermiamo con questa iniziativa è rivolto a stimolare in particolare le nuove generazioni”. Un intento, questo, condiviso dalle due imprese, come ha dichiarato Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE “Purtroppo in tema di raccolta differenziata dei RAEE l’Italia è ancora indietro; per questa ragione riteniamo essenziale investire in comunicazione e sensibilizzazione a favore dei cittadini, soprattutto dei più giovani che non solo rappresentano il futuro del nostro pianeta, ma sono anche quelli che si troveranno ad affrontare le grandi sfide ambientali del nostro tempo”.