L’Italia è il primo paese di Electrolux Group in Europa ad avere tutti i siti produttivi certificati secondo il programma interno ‘Zero Waste to Landfill’ da Intertek, un ente certificatore esterno indipendente. Più di 19.800 tonnellate di rifiuti recuperati e 56.000 tonnellate di CO2 equivalente risparmiata ogni anno, grazie a progetti su larga scala e piccole best practice da esportare in tutto il mondo. “Grazie a progetti innovativi, allo scouting di nuovi partner e tecnologie, alla definizione di procedure, alla collaborazione con i fornitori e soprattutto all’impegno delle persone che operano nei nostri siti - commenta Massimiliano Ranieri, AD di Electrolux Italia -, siamo riusciti nel 2022 a riciclare e recuperare il 99,7% dei rifiuti prodotti, per un totale di oltre 19.800 tonnellate. Al netto del 2% circa che è stato convertito in energia, questo risultato ha portato a un risparmio annuo di oltre 56.000 tonnellate di CO2 equivalente. Si tratta di un risultato straordinario”.
La certificazione prevede che meno dell'1% dei rifiuti prodotti in ogni stabilimento possa essere conferito in discarica o incenerito senza recupero energetico. Electrolux Group ha ulteriormente alzato l’asticella, andando oltre i requisiti del certificatore e la conformità alla legge italiana ed europea sulla gestione, smaltimento e trasporto dei rifiuti. Ha infatti stabilito che i propri siti produttivi limitino al di sotto del 3% i rifiuti che possono essere convertiti in energia. Una volontà che ha un preciso obiettivo: privilegiare i progetti di riciclo e di riuso. Quello di Solaro (MI) è stato uno dei primi siti pilota nell’implementazione del programma “Zero Waste to Landfill” ed il primo sito di Electrolux Group in Europa ad essere stato certificato da un ente esterno nel 2019. Negli anni successivi la certificazione è stata ottenuta anche dai siti di Porcia (PN), Susegana (TV), Forlì (FC) e recentemente dal sito di Cerreto d’Esi (AN).