È inadeguato definire il Salone del Mobile di Milano ‘un evento fieristico’. A ogni edizione - e la prossima sarà la 58esima - si presenta sempre più chiaramente come la rappresentazione di un sistema complesso formato dall’industria di riferimento nei suoi molteplici aspetti, anche quelli apparentemente poco business. Ecco, la filiera del legno-arredo - come forse nessun'altra - ha saputo fare sistema con tutti gli attori, e con il territorio. Certo, è una filiera favorita dalle sue caratteristiche, è un “ecosistema diffuso di valori industriali e culturali” come ha dichiarato il presidente di Federlegno Emanuele Orsini, durante la recente conferenza di presentazione del Salone del Mobile.Una filiera certo difficilmente imitabile.
Dettagli di un successo
Il programma previsto per la ‘Settimana del Salone’ (del Mobile, beninteso) dal 9 al 14 aprile prossimi, parla da solo. Si parte ovviamente dal Salone del Mobile - alla Fiera Milano di Rho -: 205 mila mq di superficie netta espositiva, oltre 2.350 espositori, 66% aziende italiane e 34% straniere, centinaia di migliaia di visitatori attesi (lo scorso anno sono stati oltre 430 mila da oltre 180 Paesi in 6 giorni). Nella stessa settimana, in tutta la città si celebra la Milano Design Week che si snocciola in centinaia di eventi e manifestazioni riuniti sotto il nome di Fuorisalone. Lo scorso anno il portale dedicato - fuorisalone.it- ha pubblicato 1.371 eventi, 17 percorsi nella città, 11 distretti del design ufficiali e 6 percorsi tematici. Una formula, questa del Fuorisalone, unica al mondo. Il prossimo 8 aprile - il giorno prima dell'inaugurazione - si taglia il nastro del nuovo Museo del Design, ospitato al piano terra della Triennale di Milano, esposizione stabile di pezzi e storia del nostro design a partire dal 1927, fortemente voluta da Federlegno, Triennale e Comune di Milano.
Quest’anno, poi, la città celebra il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, che proprio a Milano ha lavorato per oltre vent’anni, lasciando in eredità al territorio opere d'arte, progetti di architettura e ingegneria, idee e invenzioni riprese e sviluppate centinaia di anni dopo. Dunque, per assonanza con i valori di innovazione, arte e creatività - propri anche della filiera del mobile - il Salone dedica a Leonardo due installazioni. Presso la Conca dell’Incoronata, nella cerchia dei Navigli milanesi, in onore degli studi leonardeschi sull’acqua, sarà realizzata AQUA (immagine qui sotto), un’opera che si annuncia di grande qualità e potere evocativo. L'altra installazione - DE-SIGNO - si troverà proprio in fiera, curata da Davide Rampello, l'ideatore del Padiglione Zero all Expo 2015 (l'immagine in basso).
Firma il progetto AQUA Marco Balich, il ‘designer delle emozioni’, ideatore di prestigiosi eventi mondiali, e del suggestivo Albero della Vita per expo Milano 2015. Quest’anno anche il Teatro alla Scala - il più famoso del mondo - (foto sotto) partecipa all’evento globale, dedicando al Salone del Mobile un grande concerto nel giorno di apertura. Come dire, affari ed emozionii. A Milano i visitatori vengono certamente per fare business, ma ugualmente - e forse soprattutto - per fare una esperienza, affascinante, coinvolgente, unica di conoscenza, cultura e relazioni.
Il sistema ‘Salone del Mobile’ dimostra - numeri alla mano - come i valori culturali impliciti nelle filiere industriali siano non solo interessanti, ma utili a qualificare il business e a produrre risultati. Ci vuole "la consapevolezza che il design (e di conseguenza l’Impresa, ndr), fa parte del nostro patrimonio culturale, da difendere con strumenti come i musei d’impresa e gli archivi aziendali”. Sono parole del Ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli, intervenuto alla conferenza di presentazione. Il concetto, così ben interpretato e messo in pratica dalla filiera legno-arredo, vale per tutti, o quasi, gli ambiti imprenditoriali. Chi vuol intendere, intenda.