Lunedì, 20 Gennaio 2020 08:05

Buttiamo meno cibo, ma si può ancora migliorare

Contro lo spreco alimentare Whirlpool promuove la quarta edizione del progetto educativo “Momenti Da Non Sprecare” che coinvolgerà oltre 2 milioni di persone in Europa.

In italia sprechiamo gli alimenti soprattutto in casa, lo dimostra un’indagine condotta dal Ministero dell’Ambiente con l’Università di Bologna. Si calcola, infatti che dei circa 15 miliardi di euro di cibo buttato in un anno, 12 derivino dagli scarti domestici e 3 dalla filiera produttiva alimentare. In casa si sprecano circa 700 grammi di cibo procapite a settimana, a finire in pattumiera sono prevalentemente i cibi freschi come verdura e frutta, latte, latticini e pane, in genere scadono e ammuffiscono dopo essere stati acquistati in quantità eccessiva rispetto al fabbisogno familiare. Il che dimostra chiaramente che responsabili dello scandaloso sperpero siamo noi con le nostre abitudini: come facciamo la spesa, come e cosa mangiamo. Per modificare questi comportamenti non più sostenibili serve educare, cioè formare e informare. Con questo scopo Whirlpool promuove anche per quest anno l’iniziativa 'Momenti da non sprecare', giunta alla quarta edizione, un progetto ludico-didattico che ha visto coinvolti, nell’edizione del 2019, 1 milione di persone e oltre 1.600 scuole primarie in tutta Italia, Polonia e Slovacchia, per sensibilizzare le nuove generazioni sul valore sociale e ambientale del cibo e sull’importanza di non sprecarlo. Per l’edizione 2019-2020 al progetto partecipano anche le scuole del Regno Unito, ingaggiando così complessivamente 2.500 scuole e 2 milioni di persone in Europa. La lotta allo spreco alimentare è un impegno inderogabile e, come ha dichiarato Alessandro Magnoni, Direttore comunicazione e relazioni istituzionali Whirlpool EMEA, “reputiamo necessario che grandi realtà multinazionali come la nostra si impegnino attivamente nella sua eliminazione, attraverso la progettazione di strumenti sempre più efficienti dal punto di vista energetico e tramite una sempre più forte sensibilizzazione al rispetto delle risorse di chi li utilizza”.

Regole da imparare fin da piccoli
“Momenti da non sprecare” di Whirlpool è dedicato alle scuole primarie e punta a sensibilizzare i bimbi e le loro famiglie su un corretto rapporto con il cibo. L’iniziativa mette gratuitamente a disposizione delle scuole vari strumenti: il kit didattico con materiali informativi e di consultazione per gli studenti e i docenti; il sito dedicato, con curiosità, consigli, spunti per giocare in classe, e attività aggiornate ogni mese; il concorso educativo “Talent Kitchen” per accogliere e premiare l’impegno delle classi sul tema dell’alimentazione sostenibile e solidale. Whirlpool condivide l’impegno per una maggior sostenibilità alimentare con le istituzioni e con enti come Last Minute market, lo spin-off dell’Università di Bologna che promuove la campagna europea Spreco Zero a cui il gruppo americano partecipa, o come il Banco Alimentare che Whirlpool sostiene nell’attività di recupero delle eccedenze alimentari e nella loro redistribuzione alle strutture caritative. Con Last Minute Market inoltre Whirlpool promuove l’indagine “Primo non sprecare”, partita dalla LOmbardia, vale a dire un monitoraggio a cura dell’ Osservatorio Waste Watcher che permette di evidenziare, con interviste a campione, il grado di attenzione e sensibilità maturata nel tempo sulla questione ‘spreco’.

lotta allo spreco 1

Come si spreca in Lombardia
Impegnarsi per uno sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi richiede consapevolezza. Secondo l’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, l’impegno passa anche attraverso i dati, ottenuti dal monitoraggio di comportamenti che - lo ricordiamo - sono responsabili di due terzi dello spreco alimentare totale. Last Minute Market, impresa sociale impegnata nel recupero delle eccedenze, da dieci anni sensibilizza cittadini, istituzioni, scuole e stakeholders attraverso la campagna Spreco Zero. I risultati ottenuti sono importanti: sei anni fa (2014) un italiano su due dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2019 solo l’1% degli intervistati ha dichiarato la cattiva abitudine. Last Minute Market ha ideato Waste Watcher, il primo Osservatorio nazionale sugli sprechi, strumento scientifico di analisi e di approfondimento, in grado di definire concrete controproposte di comportamenti efficaci per prevenire e ridurre lo spreco di risorse e beni di consumo. Quali sono i risultati dell’indagine in Lombardia? Il 31% dei lombardi dichiara di aver notato negli ultimi due anni significative diminuzioni delle quantità di cibo sprecato a casa, mentre per il 66% non ci sono variazioni di rilievo perché l’attenzione era già significativa. Nella regione il cibo si getta meno di una volta al mese per 1 cittadino su 2 (50%, rispetto al dato nazionale del 48%) e solo il 4% dichiara di sprecare più volte nel corso della stessa settimana (contro il 7% del dato nazionale). Il 46% dei cittadini lombardi ritiene che la prevenzione dello spreco potrebbe migliorare consumando maggiormente prodotti stagionali, e 4 cittadini su 10 evidenziano l’opportunità di ricette di recupero per il cibo avanzato. Uno su 3 ritiene utili spese più frequenti in luogo della maxi spesa che porta ad accumulare grandi quantità di cibo, sempre uno su 3 si affiderebbe all’educazione alimentare nelle scuole (33%).

Lista della spesa sì, riutilizzo degli avanzi nì
Cosa fanno i lombardi per prevenire lo spreco alimentare? La regola principale è fare la lista della spesa, 7 cittadini su 10 consigliano il check preventivo su quello che serve davvero (69%); bene anche congelare il cibo che non si consuma a breve, e cercare di fare attenzione alle quantità di cibo che si cucina, lo fanno 6 intervistati su 10. I lombardi però sembrano meno propensi a riutilizzare scarti e avanzi del cibo in nuove ricette (44% contro il 48% nazionale), a fare uso delle “bag” di recupero del cibo al ristorante (31% contro il 34%) e a condividere con i vicini il cibo avanzato (18% contro il 22%). Riguardo alle abitudini di acquisto, il 66% dei cittadini lombardi sceglie il centro commerciale o l’ipermercato, contro il 34% del dato nazionale; raramente comprano al dettaglio (15%) o al mercato (16%), hanno maggiore familiarità con l’acquisto online (11%) e prendono in considerazione un po’ più frequentemente degli altri italiani l’acquisto diretto dai produttori (6% contro il dato nazionale del 3%). (l.c.)