Martedì, 12 Maggio 2020 08:47

Come proteggere lo schermo di smartphone e tablet

Durante questa pandemia stiamo utilizzando i nostri dispositivi molto più di prima. E allora diventa fondamentale difenderli da eventuali danni. Ecco una guida sintetica agli strumenti presenti sul mercato.

Durante la pandemia, lavoratori in smart working e studenti a distanza hanno aumentato l’utilizzo dei loro dispositivi multimediali. E hanno anche capito quanto importante sia proteggerli contro ogni tipo di danno accidentale.

Essenzialmente possiamo dividere i metodi per difendere tablet e cellulari da rotture in due grandi categorie: protezioni attive e passive.

Le prime sono rappresentate da tutte quelle barriere fisiche che si interpongono tra il vetro del nostro dispositivo e la sua caduta, mentre le seconde intervengono dopo che il fatto è accaduto. Analizziamole una ad una cercando di individuare pregi e difetti.

 

Protezioni attive - app backup e cloud

Abbiamo appurato che acquistare una protezione è altamente consigliato, se non obbligatorio, per proteggere il nostro “investimento”. Perché di questo si tratta quando parliamo di dispositivi che costano centinaia di euro e vengono sfruttati intensamente ogni giorno e per ogni nostra esigenza.

Se fate parte di quella schiera di persone che pensa “se mi si rompe ne compro un altro” siete sicuramente fortunati, perché probabilmente vi piace cambiare telefono spesso e adorate testare varie marche e modelli. Ma quello che va preservato sono i suoi contenuti, piuttosto che il dispositivo stesso.

Vi può cadere il telefono e ne potrete sicuramente acquistare uno migliore. Tuttavia il rischio di perdere i dati in esso contenuti è comunque altissimo e rappresenta un ottimo motivo per far si che ciò non accada.


E' altrettanto vero che qualsiasi dato può essere salvato sul cloud, in remoto, ma è comunque una operazione opzionale e a volte fallace se non compiuta nel modo giusto.

 
Protezioni passive

 

La pellicola serve ancora?

Le protezioni passive sono costituite da tre tipi di materiali. Il primo, quello più debole, è rappresentato dalla classica “pellicola” protettiva. La comune pellicola è realizzata generalmente in plastica e protegge il telefono da piccole cadute e da graffi, rendendolo comunque esposto agli urti più violenti, quindi lo schermo potrebbe rompersi se il nostro prodotto cadesse da un'altezza medio-alta.

La pellicola è un accessorio usa e getta, e tende a scollarsi abbastanza facilmente se non prestiamo la massima attenzione quando riponiamo telefono o tablet in borsa.

 

Il vetro temperato per lo schermo – guardare il grado di durezza

La seconda protezione che è possibile acquistare è il vetro temperato. Qui si apre un piccolo mondo, perché esistono svariate marche e modelli con gradi di durezza del vetro molto variabile. Prendiamo in esame quello migliore, che si trova nei comuni grandi magazzini di elettronica. Innanzitutto c'è un dato da tenere in considerazione per capire la qualità del vetro, un numerino decisamente indicativo: il prezzo.

Ormai si trovano vetri temperati anche a pochi spiccoli, ma credeteci: vi dureranno da Natale a Santo Stefano. I migliori vetri hanno un grado di durezza superiore e costano mediamente dai 12 ai 20 euro. Considerate però che, a differenza della canonica pellicola, questa protezione riesce a preservare lo schermo anche da urti più pesanti e violenti.

La sua pecca è che va cambiata ogni volta che si incrina. I vetri temperati, tutti, si rovinano con il normale utilizzo del telefono, soffrendo principalmente di tre “malattie”: si incrinano, si screpolano sul bordo e, se applicati male, formano presto bolle d'aria sullo schermo del telefono.

Vetro liquido – rende indistruttibile lo smartphone?

C'è una terza opzione, più costosa delle prime due, che però tiene conto di tutti questi limiti e li corregge: il cosiddetto “vetro liquido”, costituito da una pellicola di base siliconica che viene applicata (direttamente in negozio, di solito) con l'ausilio di uno spray.

In molti hanno dubbi sulla sua tenuta, preferendogli il vetro temperato, opzione questa che sarebbe - secondo studi e test effettuati - migliore contro le cadute accidentali dello smartphone.

Ha anche altre qualità: non forma bolle, non si incrina mai e non si screpola. Inoltre, la maggior parte delle marche che producono queste protezioni danno una garanzia che dura uno o due anni, quindi è possibile anche sostituirla in negozio.

Assicurazione smartphone e tablet – meglio informarsi prima

Dopo avervi parlato di tutte le protezioni attive, passiamo alla seconda categoria che è rappresentata da un solo prodotto: l'assicurazione sul danno accidentale.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una moltitudine di garanzie supplementari, quindi il consiglio che vi diamo è quello di informarvi bene per conoscere eventuali franchigie e servizi.

La maggior parte funziona con il metodo del ritiro a domicilio, dopodiché vi verrà consegnato un nuovo telefono, lo stesso telefono riparato, oppure un buono acquisto nel caso le prime due opzioni non siano applicabili. Solitamente queste assicurazioni includono anche il rimborso in caso di furto (da non confondersi con lo smarrimento, mi raccomando).

Le assicurazioni supplementari riescono a risolvervi il problema per una casistica maggiore di “disgrazie”: non solo la rottura accidentale del vetro ma anche la caduta in acqua e il furto. E ovviamente costano decisamente più di una pellicola o vetro.

Insomma, la scelta di prodotti e servizi è pressoché infinita, sta solo a voi orientarvi in quelli che fanno al caso vostro. Il nostro consiglio rimane quello iniziale: proteggete il vostro telefono, finché siete in tempo, in qualsiasi modo vogliate. (claudio camboni)