Martedì, 25 Giugno 2024 09:20

Le migliori app gratuite per l'estate

Dai viaggi alle connessioni wi-fi, dalle spese condivise all'AI generativa: alcuni suggerimenti per il periodo più "divertente" dell'anno.

Al giorno d’oggi quasi nessuno esce più di casa senza smartphone. Per una ragione o l’altra il nostro fidato apparecchio tecnologico di fiducia ci accompagna in tutte le nostre attività quotidiane, che si tratti di lavoro, tempo libero, sport o gestione della propria burocrazia (bollette, soldi, appuntamenti). Anche a giugno 2024 la nostra consueta rubrica sulle migliori app da scaricare torna per consigliarvi quelle utili per affrontare la nostra (si spera) lunga estate.

Per i viaggiatori che temono la lingua straniera del paese ospitante c’è un programma praticamente obbligatorio da avere sempre con sé. Lo sviluppatore è la stessa Google che ha creato anche il sistema operativo di tutti i telefonini non-Apple, quindi una garanzia. Si chiama Google Lens e funziona come una sorta di “magia” tecnologica, ovvero riesce a tradurre qualsiasi testo visualizzato con la fotocamera trascrivendo in tempo reale nella lingua desiderata. In parole povere: possiamo leggere cartelli, indicazioni e testi di ogni lingua inquadrando cosa vogliamo capire, al resto ci pensa il nostro smartphone con questa app miracolosa e super utile (soprattutto in viaggio!).

Esiste però un’altra app che riesce a convertire qualsiasi lingua in un’altra, ma questa volta non parliamo della parte scritta ma dell’orale vero e proprio, la lingua parlata, e in diretta. Si chiama Voicebox, sviluppato da Facebook, che ancora non possiede un’app nativa ma si può utilizzare come software su qualsiasi piattaforma. E’ uno dei primi modelli di AI generativa per il parlato umano e oltre a funzionare da traduttore istantaneo può essere implementato come supporto per ipovedenti e creator di contenuti multimediali. Per quanto si trovi ancora in uno stato di “beta”, le potenzialità sono tutte da scoprire e si prospettano interessanti.

Se mentre siete in viaggio cercate una connessione Wi-Fi provate ad aprire la app WiFiMap, una delle più utilizzate al mondo per agganciarsi a connessioni pubbliche e continuare a navigare su internet anche senza SIM. Include anche una VPN per filtrare la connessione in modo sicuro e un sistema di geolocalizzazione che ci conduce verso la rete aperta più vicina alla nostra posizione.

In caso partiste in vacanza con un gruppo di amici scaricate SplitWise, un programma utile per le ferie tra amici che serve sostanzialmente a fare “il conto alla romana” tenendo un promemoria per ogni spesa effettuata. Cene, ristoranti, metro e spese condivise non saranno più un problema perché ogni partecipante potrà aggiungerle al conto condiviso e alla fine del viaggio fare il totale, dividendo in parti uguali ed evitando i tipici litigi che spesso accadono.

Per chi opta per una destinazione di mare consigliamo di provare IndiceUV, un’app che serve a misurare in modo (più o meno) preciso l’indice UV e il nostro tipo di pelle secondo la scala Fitzpatrick. L’app ci indica un tempo di esposizione solare personalizzato e addirittura ci manda avvisi e notifiche quando superiamo il tempo limite per non scottarci.

Chi è mai impazzito per arrivare presto in spiaggia a prenotare l’ombrellone oppure a piantarlo per prendere posto in una posizione ottimale? Da oggi nemmeno questo sarà più un problema perché qualcuno ha pensato a un’app che risolve il problema. Si chiama Cocobuk e serve per “fermare” un posto in spiaggia da remoto, funziona ovviamente con tutte le spiagge che aderiscono al portale (moltissime) e il procedimento è praticamente lo stesso che usa qualsiasi portale di prenotazione hotel. Sull’app, che ci può geolocalizzare, troviamo tutte le spiagge più vicine con relative foto, prezzi e caratteristiche. L’ideale è che sempre più stabilimenti balneari aderiscano all’iniziativa di questo programma, in modo da estendere ulteriormente la ricerca e l’offerta.

Per i viaggiatori che amano le esperienze più autentiche consigliamo un’app veramente “rivoluzionaria” e che ci ha meravigliato. Si chiama EatWith e fa il lavoro di mettere in contatto turisti che vogliono mangiare in modo casalingo con host pronti a preparare un pranzo o una cena in cambio di un contributo economico. E’ una sorta di Airbnb del cibo la quale offerta si sta ampliando molto velocemente. (claudio camboni)