Lunedì, 03 Ottobre 2022 15:11

Consorzi Raee, approvazione statuti: "Noi ci siamo!”

Intervento di Michele Zilla, presidente di Cobat RAEE, per Bianco & Bruno.

Michele Zilla Michele Zilla

La lunga e felice storia che vogliamo raccontarvi in questo numero inizia nel lontano 2014 quando - con il decreto legislativo n. 49 - il Ministero dell’Ambiente richiedeva ai Sistemi Collettivi, attivi nella gestione dei RAEE, l’adeguamento del proprio statuto ad un modello tipo. A distanza di tre anni, nel dicembre nel 2017, veniva emanato il decreto n. 235 contenente lo schema dello statuto tipo. Seguivano poi anni in cui Cobat RAEE - insieme ad altri consorzi - dialogava con le istituzioni, ottenendo di poter integrare il modello tipo con modifiche che salvaguardassero il sistema e la relativa efficiente operatività. Era il 2020 quando - nel pieno rispetto dei termini - Cobat RAEE depositava l’adeguamento del proprio statuto, ottenendo nell’agosto scorso il lieto fine che ci aspettavamo: l’approvazione di quanto presentato da parte del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero dello Sviluppo Economico.

Credibilità del sistema

Ad una lettura distratta, la questione al centro di questa storia potrebbe forse sembrare secondaria, quasi di poco conto. Ovviamente non lo è e non può esserlo, in quanto non tutti i consorzi attivi hanno ottenuto l’approvazione. Ricordiamo, infatti, soprattutto ai produttori e agli importatori aderenti a qualsivoglia sistema collettivo, che i consorzi - per loro stessa natura - hanno il compito di operare nel giusto e di tutelare i propri associati dai rischi di azioni fuori dai perimetri che ministeri e istituzioni riconoscono. Su questo terreno è in gioco non solo l’operatività del consorzio nei termini di legge, ma anche la credibilità e la riconoscibilità del sistema collettivo stesso.

Una domanda urgente

Valori come trasparenza, efficienza e attenzione alla legalità sono e saranno sempre nel DNA di Cobat RAEE, al servizio delle attività del consorzio. Operare in questo modo ci ha permesso - come dimostra questa storia a lieto fine - di accreditarci positivamente nei confronti delle istituzioni e sul mercato, raccogliendo negli anni attestati di fiducia dai produttori e dagli importatori, come dai ministeri. La domanda che i produttori e gli importatori dovrebbero porsi - in questi giorni e nei prossimi mesi - è se il sistema collettivo a cui appartengono sia incluso nella lista dei consorzi attivi nella gestione dei RAEE che hanno ottenuto l’approvazione dello statuto. E se così non fosse gli stessi produttori e importatori non potranno né dovranno fare a meno di chiedersi quali garanzie possano ancora essere considerate certe riguardo all’operato presente e futuro.

Michele Zilla

Presidente Cobat Raee