Sabato, 29 Ottobre 2022 17:28

Caro bollette, la proposta dei produttori di elettrodomestici

Incentivi fino a 150 euro per l’acquisto di apparecchi più efficienti. "L’esborso per le casse statali - spiega il direttore generale di APPLìA Italia, Marco Imparato - sarebbe compensato dal gettito Iva addizionale".

Marco Imparato Marco Imparato

Un incentivo per tutte le famiglie che hanno intenzione di cambiare un elettrodomestico vecchio e ad alto consumo con un apparecchio a più alta efficienza energetica. Uno sconto del 25% sul prezzo d’acquisto, fino a un importo massimo di 150 euro per lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie e congelatori di classe energetica superiore. Questa la proposta che APPLiA Italia - l’associazione che, all’interno di Confindustria, raggruppa le imprese produttrici di elettrodomestici - intende porre all’attenzione di Governo e Parlamento appena rinnovati.

“Per intervenire in maniera strutturale sui consumi domestici – spiega il direttore generale Marco Imparato - dovremmo aumentare l’efficienza degli apparecchi, privilegiando quelli con una classe a maggiore rendimento. Oggi poco più del 3% di elettrodomestici installati nelle abitazioni è nella fascia alta della nuova etichettatura energetica. Scontiamo infatti in Italia – come rappresentano i dati ENEA (Ente Nazionale Energia e Ambiente) – un parco installato particolarmente vetusto, con una vita media dei prodotti oltre i 14 anni di vita. Una lavatrice o un frigorifero più efficienti garantiscono un risparmio di almeno 300 kWh l’anno: parliamo di 200 euro in meno in bolletta ogni dodici mesi per ogni famiglia”. Secondo APPLiA, la misura si tradurrebbe in un risparmio energetico superiore agli 800 GWh l’anno: in pratica, il consumo domestico annuale di una città di 600mila abitanti.

Ma quanto costerebbe una misura come l’incentivo per gli elettrodomestici? Ipotizzando uno stanziamento da 350 milioni di euro, APPLiA calcola che si riuscirebbe a sostenere l’acquisto di circa 2.500.000 elettrodomestici efficienti (su un parco complessivo di oltre 73 milioni). Ma l’esborso per le casse dello stato sarebbe compensato – fino a 150 milioni di euro - grazie al gettito IVA addizionale. “Infine - conclude Imparato - ci sarebbe un incremento di almeno il 30% nella raccolta corretta dei RAEE, perché l’incentivo sarebbe legato alla certificazione del conferimento e smaltimento presso i centri autorizzati: prevediamo almeno 100mila tonnellate in più all’anno”.