Aires, l'associazione dei retailers specializzati in elettrodomestici ed elettronica di consumo, chiede al governo, in procinto di disciplinare le attività economiche che potranno contnuare anche dopo il 3 aprile, di ricomprendere la distribuzione all'ingrosso del settore che rappresenta. "Con il DPCM 11 Marzo 2020 - si legge in una nota ufficiale diffusa oggi - il Governo ha stabilito che l’elettronica di consumo fosse ricompresa tra i beni di prima necessità e ne ha permesso la vendita al dettaglio. Paradossalmente, invece, con il successivo DPCM 22 Marzo non è stata esplicitamente autorizzata la distribuzione all’ingrosso di quegli stessi beni per i quali è stata consentita la vendita nei negozi. Al momento è lasciata alla prudente valutazione dei Prefetti la decisione se autorizzare tali attività di filiera".
"Alla luce del fatto che le misure di contenimento dovranno essere necessariamente prorogate nei prossimi giorni - prosegue il comunicato di Aires -, se il Governo non interviene permettendo senza alcun margine di discrezionalità alla distribuzione all’ingrosso di operare i negozi di elettronica non potranno essere riforniti e potrebbero risultate sprovvisti di merce. Comprendiamo la difficoltà nell’armonizzare tali disposizioni su tutto il territorio nazionale, ma riteniamo necessario un intervento tempestivo e chiarificatore per non vanificare quanto fatto e le decisioni assunte dal Governo, che ha giustamente ritenuto elettrodomestici ed elettronica di consumo beni indispensabili sia in relazione ai bisogni primari delle famiglie sia per quanto concerne la continuità da casa delle attività lavorative e di studio. Si auspica pertanto - conclude Aires - che nell’emanando DPCM di proroga delle misure di contenimento venga chiarito espressamente come anche le filiere distributive a monte dei negozi autorizzati ad operare possano continuare a svolgere la propria funzione logistica e di distribuzione all’ingrosso.