La bozza del nuovo DPCM presentata dal governo alle Regioni prevede che fino al 6 gennaio 2021 nelle giornate festive e pre-festive restino chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole. Pertanto le superfici di elettronica e di elettrodomestici rischiano di dover abbassare le serrande.
Immediata l’alzata di scudi da parte di Aires. “Se questa impostazione venisse confermata - interviene il presidente Andrea Scozzoli - saremmo di fronte a un disastro economico di proporzioni spaventose non solo per le imprese del nostro settore ma per l’economia nazionale nel suo complesso. I nostri operatori sono presenti in tutti i canali, piccoli e grandi negozi singoli, centri commerciali, parchi commerciali e online ma proprio per questo vediamo chiaramente come una simile misura potrà avere solo l’unico risultato di deprimere i consumi senza alcuna utilità dal punto di vista della prevenzione sanitaria”. Secondo Aires, è prevedibile che i consumatori si riverseranno nelle strade e nei centri storici creando assembramenti ancor più difficili da controllare, e comunque l’online non potrà sopperire alle mancate vendite. A ben poco poi potrà servire l’estensione fino alle ore 21 degli orari nei giorni feriali.