Continuiamo la nostra collaborazione col magazine "Bianco & Bruno" e il 2023 si apre con una buona notizia. Il 15 dicembre dello scorso anno è stato raggiunto il nuovo accordo di programma che disciplina le condizioni di servizio dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, vale a dire gli ormai ben noti RAEE. L'accordo coinvolge, oltre alle associazioni di categoria della distribuzione maggiormente rappresentative a livello nazionale come Ancra e Aires, anche il Centro di Coordinamento RAEE, i produttori di elettrodomestici e le aziende di raccolta dei rifiuti. Indubbiamente si è trattato di un confronto lungo, perché durato diversi mesi, e complesso. Tra febbraio e dicembre dello scorso anno si sono alternati diversi incontri. Però crediamo che grazie all'impegno del presidente di Aires, Andrea Scozzoli, e al nostro presidente Pier Giovanni Schiavotto, alla fine l'intesa raggiunta si possa ritenere soddisfacente per i nostri rivenditori.
Ecco i punti-cardine
Prima di entrare nel merito, ricordiamo che il Luogo di Raccolta (LdR) - che Ancra in passato ha voluto con determinazione e poi ottenuto - è pensato per i piccoli operatori del retail. I punti-cardine dell'accordo sottoscritto solo poche settimane fa sono sostanzialmente tre. Il primo è che più il singolo LdR raccoglie quantità di RAEE e più otterrà incentivi economici. Nella sostanza, si passerà dal vecchio incentivo di 55 euro a 61 euro, e dal vecchio incentivo di 115 euro si passerà a 130 euro. In secondo luogo, i contributi per Luoghi di Raccolta nella fascia R1, R2 e R4-400 kg e R3-300 kg passano da 20 euro/tonnellata a 30 euro/tonnellata. Si tratta di un incremento del 50 per cento rispetto al primo triennio. E, terzo, i produttori si sono impegnati a riconoscere ad Ancra e Aires un contributo di 300mila euro da utilizzare nella comunicazione verso i consumatori per aumentarne la sensibilità verso la raccolta degli elettrodomestici a fine vita. L'impegno che Ancra e Aires si sono assunti è quello di aprire tra il 2023 e il 2024 almeno 150 Luoghi di Raccolta. Un obiettivo che, seppur non semplice, si può raggiungere, vista la forza del progetto - al tempo in cui è nato e che mantiene tuttora - sia dal punto di vista dell'interesse economico del rivenditore che vi aderisce, sia sotto il profilo della tutela ambientale. Senza trascurare il cuore stesso del progetto, vale a dire quello di essere uno straordinario volano di interesse e di fidelizzazione verso il consumatore finale.
L'asticella si alza, ma l'obiettivo si può centrare
Da sottolineare che il rivenditore che decide di aderire al progetto può contare sul contributo di 500 euro da parte di Ancra. "In tre anni siamo riusciti ad aprire 122 Luoghi di Raccolta - sottolinea il direttore generale Dario Bossi -. Oggi l'asticella si alza perché in base all'intesa ne dovremo aprire di più in meno tempo. Tuttavia credo che le condizioni ci siano e dunque sono ottimista, senza dare nulla per scontato. Indubbiamente dovremo aumentare ulteriormente il nostro impegno, ma lo faremo ben volentieri. Oltre al ruolo determinante dei presidenti di Ancra e Aires, Schiavotto e Scozzoli - conclude Bossi -, desidero rivolgere un ringraziamento particolare al Centro di Coordinamento RAEE per il supporto che ci ha sempre garantito. Con il CdC non è mai mancata la sintonia, senza la quale non avremmo centrato il risultato". (ancra.it)