Negli ultimi anni le applicazioni destinate alla didattica e all’insegnamento verso i bambini si sono moltiplicate a dismisura negli store digitali Android e Apple. Tutti coloro che hanno figli conoscono benissimo il problema dell’eccessivo utilizzo dello smartphone e di come quest’ultimo possa creare una sorta di dipendenza ludica. E’ possibile trasformare questo tempo in un momento di educazione, utile a coniugare divertimento e apprendimento delle più fondamentali regole logico-deduttive e cognitive? A nostro parere si, tramite specifiche app pensate e sviluppate proprio per una fascia d’età che va dai 6 ai 12 anni. Nella giungla dei software non è però facile districarsi e trovare programmi veramente intelligenti e soprattutto sicuri per i nostri piccoli studenti. L’obiettivo principale è quello di stuzzicare la loro fantasia e far diventare piacevoli e interessanti argomenti altrimenti troppo pesanti e noiosi.
Iniziamo consigliandovi il download di Crazy Gears di Edoki Academy, una sorta di parco-giochi formato da catene, ingranaggi, fili e aste che, influenzandosi a vicenda grazie alle leggi della fisica, formano macchinari complessi e affascinanti. Le sfide sono state create per spiegare e rendere accessibili a tutti le teorie del primo “educatore tecnologico per bambini”, il programmatore Seymour Papert. Parliamo di uno dei padri del costruttivismo come forma di apprendimento. Le sue nozioni spaziano dall’insegnamento della gravità all’interazione cinetica dovuta al movimento; tramite il gioco, i bambini imparano i principi base delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Al momento, Crazy Gears è sviluppata solo per i dispositivi Apple e non esiste alcuna previsione per una versione Android nel breve termine.
Per chi vuole avvicinare i propri figli alle meraviglie dell’astronomia, consigliamo invece Il Sistema Solare – Astro Gatt su App Store e Gioco astronomia per bambini su Play Store, due programmi molto simili che si prefiggono lo stesso scopo: rendere divertente e appassionante per i bambini lo studio dei pianeti, dello spazio e dei principi fondamentali dell’astronomia. Tramite schede interattive, giochi e iconografie colorate vengono approfonditi temi come le distanze interstellari, le dimensioni di pianeti e satelliti, l’effetto dei raggi solari sull’atmosfera e tanto altro.
Per stimolare mente e logica dei nostri piccoli alunni esistono anche applicazioni in stile puzzle-game adatte alla loro età. Una su tutte è Thinkrolls, interamente basata sulla logica, che si trova a metà strada tra un gioco di piattaforme e un rompicapo che funziona applicando le più comuni leggi fisiche. Questo software è specificatamente studiato per un’età compresa tra i 3 e gli 8 anni e, al contrario della maggior parte dei classici videogame d’azione, è programmato per essere rilassante e riflessivo così da sviluppare il proprio pensiero razionale. E’ anche un’avventura attraverso tanti puzzle studiati per stimolare il “problem solving” come in una sorta di palestra per la memoria e il ragionamento.
Bella grafica, piacevole accompagnamento musicale e niente pubblicità per una delle migliori app in assoluto su App Store e Play Store. Abbiamo spaziato attraverso vari generi e campi dell’apprendimento, consigliamo quindi anche un’app per facilitare un approccio più divertente alle lingue straniere: provate a scaricare Starfall. Si tratta una di quelle realizzate meglio con sistemi di apprendimento basati su fonetica, parole e comprensione della lingua nella sua forma colloquiale.
Per i bambini delle elementari esiste anche Khan Academy. Se l’inglese non spaventa, si tratta di una grande opportunità per approfondire i temi più disparati con video coinvolgenti e ben realizzati che parlano di scienze, matematica, ingegneria e arte. Attraverso giochi, musica e filmati, l’app crea una sorta di percorso educativo multisensoriale e multimediale, comprensivo anche di quiz per testare la comprensione dei giovani alunni.
Non poteva infine mancare l’informatica. Con il software chiamato Code Spark i bambini dai 7 anni in su possono imparare i primi rudimenti di programmazione basilare. I principi fondamentali del cosiddetto “coding” sono racchiusi in tante piccole lezioni create come giochi interattivi attraverso le quali si può addirittura iniziare a progettare un proprio videogioco. Code Spark è studiato per attirare l’attenzione sia dei ragazzi che delle ragazze, aiutando a colmare il divario di genere in questo campo dell’apprendimento. (claudio camboni)