Giovedì, 21 Maggio 2020 21:57

Scontro Amazon-Gabanelli, Aires: "I dati sono corretti"

Un articolo pubblicato sul Corriere della Sera provoca la reazione del colosso delle vendite online, cui risponde l'Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati.

Davide Rossi, Direttore Generale di Aires. Davide Rossi, Direttore Generale di Aires.

Dopo la pubblicazione di un articolo su Il Corriere della Sera a firma di Milena Gabanelli e Fabio Savelli, dal titolo “Strategia Amazon: ecco come si elimina la concorrenza”, seguito da un intervento al Tgla7 e da una intervista con il Direttore Generale della Aires (Associazione  italiana retailer elettrodomestici specializzati) Davide Rossi su Dataroom, visibile a questo link  https://bit.ly/36iY6m1Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon, ha inviato una lettera di precisazioni. In essa si contestano vari punti dell’articolo e, in particolare, la veridicità dei dati comunicati sulla incidenza delle vendite operate da Amazon nel canale online in Italia. Nella sua replica Milena Gabanelli ha precisato correttamente che tali dati sono stati forniti dalla AIRES.

"La AIRES - si legge in una nota - conferma che i dati relativi al mercato dell’elettronica di consumo enunciati nell’articolo sono corretti in quanto tratti da una ricerca curata dal Professor Marco Gambaro, docente di Economia della Comunicazione all’Università degli Studi di Milano. Lo studio 'Evoluzione del mercato dell’elettronica di consumo in Italia: analisi sulle asimmetrie concorrenziali e sui rischi per la sostenibilità del settore' (in allegato, ndr) è stato presentato, alla presenza della stampa e di rappresentanti delle istituzioni, lo scorso 21 novembre a Roma in occasione del convegno dal titolo 'Oltre la Web Tax', organizzato da AIRES, ANCRA Confcommercio ed EuCER Council. Va peraltro sottolineato - conclude la nota di Aires - che la necessità di stimare le quote di mercato riferite ad Amazon nei vari settori dipende unicamente dal perdurante e ostinato rifiuto dell’azienda a rilasciare informazioni precise in merito al proprio giro d’affari in Italia, limitandosi – come nella lettera odierna – ad asserzioni riportanti dati aggregati e del tutto generici".