Venerdì, 10 Maggio 2019 21:14

RECENSIONE - Huawei P30 Lite, meglio il design delle prestazioni

Lo smartphone che abbiamo provato entra in diretta competizione con Xiaomi Redmi Note 7, ma ha un prezzo più elevato. Però chi lo acquista entro il 26 maggio si porta a casa in omaggio gli auricolari Freebuds. E allora…

A poche settimane dal lancio del P30 e P30 Pro, arriva sugli scaffali l’immancabile versione “lite”. Il Huawei P30 Lite - appunto - si presenta nella consueta scatola bianca con serigrafie dorate, identica a quella dei fratelli maggiori. All’interno della confezione troviamo un caricabatteria rapido da 9V e 2A e gli auricolari standard. Ci lascia sempre molto perplessi lo spazio vuoto all’interno del vano istruzioni: probabilmente in qualche mercato estero avranno la fortuna di ottenere una custodia in silicone omaggio, ma non da noi in Italia. In compenso una pellicola anti-graffio è già applicata sul display.

20190504_132356.jpg

La sensazione al tocco non è ottimale: il dispositivo è molto leggero per le sue dimensioni (159 g.) e l’estetica è fin troppo simile ai modelli Xiaomi. Cercare di contrastare la concorrenza è un discorso, imitarla è un altro. Tuttavia dobbiamo ammettere che il design è molto più curato rispetto alla casa di Pechino. La versione da noi provata è nella colorazione “Peacock Blue”: un blu elettrico che crea giochi cromatici con la rifrazione della luce.

All’accensione notiamo una buona luminosità del display, pur non essendo un Amoled, e un’ottima resa dei colori. Dal sito di Huawei scopriamo inoltre che lo schermo è certificato TÜV per il comfort degli occhi. La configurazione è semplice e immediata, anche se utilizzando l’applicazione proprietaria Phone Clone ci accorgiamo di una piccola bug: dopo aver copiato i dati dal nostro vecchio smartphone, il P30 Lite ci chiede comunque se vogliamo configurare il dispositivo come nuovo. Questo messaggio potrebbe creare confusione in molti utenti.

Dal punto di vista fotografico in questo dispositivo troviamo un obiettivo principale da 48 MP, uno secondario da 8 MP e una lente - per il solo effetto bokeh - da 2 MP. La frontale per i selfie è da 24 MP. La memoria interna è di 128 GB, mentre la RAM è da 4 GB. Huawei con queste caratteristiche va sicuramente in competizione con lo Xiaomi Redmi Note 7, il best-buy del momento, e lo fa svantaggiata da un prezzo di listino più alto (359 euro contro 229, prendendo in considerazione la versione 128+4 di Xiaomi).

Noi nel nostro piccolo non abbiamo notato una grossa differenza tra le foto scattate con questo device e quelle che avevamo fatto con il Redmi Note 7. Quest’ultimo, tuttavia, è veramente grezzo nella forma e nel design, mentre bisogna riconoscere che il display “a goccia” di Huawei P30 Lite e le sue linee arrotondate sono molto più eleganti. Anche le temperature di CPU e batteria ci hanno stupito, rimanendo al di sotto dei 58° la prima e sui 36° costanti la seconda, anche durante i test più stressanti.

A proposito di test, vi mettiamo subito a conoscenza del risultato del benchmark di AnTuTu, l’applicazione che – ormai da un anno – utilizziamo per confrontare gli smartphone. Questo telefonino ottiene un punteggio di 132.935, battendo il 33% della concorrenza sui processori (CPU), ma facendosi superare dal’83% delle schede grafiche (GPU). L’esperienza dell’utente è più performante del 35% dei competitors, mentre la memoria ha prestazioni superiori al 57% degli altri dispositivi.

La batteria è il punto debole di questo smartphone: solo 3340 mAh, che ci sono durati a malapena una giornata lavorativa. Lo abbiamo sottoposto a lavoro intenso, questo è vero, ma il suo avversario Redmi Note 7 ci aveva accompagnato più a lungo (circa 8 ore con lo schermo acceso, contro le 6 di Huawei). Le emissioni SAR alla testa di questo dispositivo sono di 1,23 W/kg, mentre quelle per il corpo 1,19 W/kg. Sono leggermente inferiori rispetto al predecessore P20 Lite.

Riassumendo brevemente le nostre conclusioni, possiamo dire che ci è piaciuto molto il design, molto curato per un medio prezzo, mentre ci hanno deluso un po’ le prestazioni e la durata della batteria. Il confronto con il Redmi Note 7 è d’obbligo, non fosse altro perché lo ricorda molto nelle caratteristiche, ma purtroppo non regge unicamente per ragioni di prezzo: non abbiamo trovato un motivo valido per sborsare i 130 euro di differenza. A parziale consolazione e beneficio degli amanti della casa di Shenzhen è però doveroso ricordare che chi acquisterà il P30 Lite entro il 26 maggio riceverà a casa in omaggio gli auricolari “Freebuds lite” del valore commerciale di 129,90 euro. A questo punto il gioco potrebbe valere la candela.