L’attività di rendicontazione della raccolta RAEE da parte del Centro di Coordinamento per l’anno 2022 è terminata e l’allarme è confermato. Dopo ben otto anni lungo i quali si è registrata una crescita costante nella raccolta complessiva dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, il 2022 ha visto un primo calo. Rispetto al 2021, infatti, l’anno appena terminato ha registrato una flessione del 6,2% sul totale. Il volume maggiormente diminuito è quello relativo al raggruppamento delle sorgenti luminose (R5) che subisce addirittura un -9,9%. Seguono i grandi bianchi (R2) con un -9,3%. Televisori e monitor (R3), piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) vedono un decremento tra il 6,7% e il 7,5% circa, quasi trascurabile il calo di freddo e clima (R1) che si attesta a -0,7%. Certo, dopo un lungo periodo di vacche grasse e dopo il biennio 2021-22 in costante crescita (anche grazie all’impulso sulla raccolta straordinaria dei televisori causata dall’aggiornamento tecnologico del segnale), quella attuale può senz’altro definirsi una preoccupante battuta d’arresto per l’intera filiera. E non possiamo non parlare di occasione perduta.
Responsabilità e sostenibilità
Occasione perduta innanzitutto per i produttori, primo soggetto a farsi carico della responsabilità dell’impatto di quanto immettono al consumo sull’ambiente; e poi per i sistemi di raccolta che ricevono mandato dai produttori per occuparsi della raccolta, appunto; e infine si tratta di un’occasione perduta anche per i consumatori, che non possono trarre beneficio da un sistema che essi stessi finanziano. Perché un sistema circolare che rallenta, di fatto, è un poco meno sostenibile, per almeno tre motivi: non si recuperano “pienamente” le materie prime/seconde utili alla re-immissione nel mercato; una mancata raccolta provoca, per effetto indiretto, una più impattante produzione del nuovo; tutte le attività industriali che operano nel sistema di filiera non possono mantenere la propria attività a pieno regime.
Energie nuove
A noi tutti il compito doveroso di lasciarci alle spalle un anno difficile al fine di immettere nuove energie nel sistema a partire da una più efficace sensibilizzazione del consumatore, sia in relazione ai RAEE nelle abitazioni che alle corrette modalità di conferimento. Se la raccolta è cresciuta senza sosta dal 2013 al 2021, il merito è proprio di una maggiore consapevolezza dei cittadini, innescata dalle campagne di comunicazione promosse dai consorzi insieme al Centro di Coordinamento. Infine, fare in modo che la rete di raccolta sia sempre più capillare e prossima al cittadino può rappresentare una importante chiave di volta per ribaltare il trend del 2022, che ci auguriamo di dover archiviare come un brutto ricordo. (michele zilla)