Sono trascorsi solo tre anni dall’uscita di Honor 8 eppure sembra passata un’eternità, HONOR 20 è il suo erede. Nel 2016 concorrenti come Xiaomi e Oppo erano ancora lontani e Honor 8 era stato accolto come l’alternativa economica a Huawei P9, diventando un best buy. Oggi però il brand soffre parecchio, tra concorrenza agguerrita e lotta commerciale con gli Stati Uniti (essendo una costola di Huawei).
Al di là di questo, a noi questo smartphone non è dispiaciuto anche perché il prezzo di lancio di 499 euro si è sgonfiato nel giro di poche settimane, rendendolo accessibile ad un costo tra i 350 e i 399 euro.
La sensazione al tocco è molto buona, il peso (174 grammi) è quel tanto che basta per dare una sensazione di solidità e non affaticare la mano. Ottima l’ergonomia: lo smartphone si riesce ad impugnare con presa sicura grazie ai bordi squadrati e il display touch da 6,26” si riesce ad utilizzare facilmente anche con una mano sola. Bella la colorazione della scocca: noi abbiamo provato la variante blu che gioca con la luce, anche se si riempie subito di impronte.
Nella confezione troviamo una cover in silicone trasparente, un caricabatteria da 36W in grado di portare la carica da 0 a 100 in 1 ora, il cavo USB Type-C. Questo smartphone non ha la presa jack per le cuffie, ma viene fornito l’adattatore da USB Type-C a jack.
Notiamo subito che il display ha una buona luminosità. Anche le tonalità dei colori ci sembrano corrette: brillanti, ma non troppo enfatizzate. Su HONOR 20 la fotocamera selfie è inserita direttamente nel display, in un foro in alto a sinistra. Durante la fruizione di contenuti multimediali, quindi, risulterà proiettata in basso a sinistra senza dare troppo fastidio.
L’audio è stereofonico, anche se la capsula auricolare non è potentissima, serve solo per riempire il suono sul canale sinistro. Quello che ci ha incuriosito molto, invece, è stato il comparto fotografico. Molto “pompato” sui megapixel: il sensore principale ne vanta ben 48, ma a quella risoluzione abbiamo notato molto rumore di fondo negli scatti. Ben equilibrato, invece, se utilizzato nel formato “wide” a 20MP. Siamo riusciti ad ottenere ottimi scatti senza sforzo, grazie all’intelligenza artificiale. Alle tre fotocamere posteriori se n’è aggiunta una piccola posta sotto il flash per gli ingrandimenti macro: consente di fotografare un (piccolo) soggetto a 4 cm di distanza.
Le caratteristiche tecniche di HONOR 20 sono di tutto rispetto: 128GB di memoria interna, 6GB di RAM, processore Kirin 980 e batteria da 3750mAh. Quest’ultima ha offerto delle ottime prestazioni, garantendo ben 14 ore di schermo acceso.
I valori SAR di questo telefonino sono veramente contenuti: solo 0,84 W/kg per la testa e 1,29 W/kg per il corpo. I dati dell’Honor 8 erano di 1,5 W/kg per la testa e 1,69 W/kg per il corpo. Ci piace che HONOR stia curando i propri prodotti anche in questo senso.
Il test di AnTuTu, l’app che utilizziamo per mettere alla prova gli smartphone, ha evidenziato alcuni punti deboli: HONOR 20 raggiunge un punteggio di 242.490, battendo il 76% dei concorrenti per CPU, il 44% per grafica e il 58% per esperienza utente. La memoria supera solo il 52% dei competitors. Questo smartphone si piazza al 29esimo posto della classifica AnTuTu, un gradino sotto Samsung Galaxy S9 e uno sopra Huawei P20 Pro. Vale a dire due cellulari dello scorso anno, anche se di fascia alta.
Nonostante questa sconfitta, HONOR 20 ci è sembrato un prodotto maturo. La connessione NFC per i pagamenti è disponibile, funziona bene con Android Auto, il sensore dell’impronta (posto sul pulsante laterale) è molto comodo e reagisce in fretta. Non è indirizzato al target di utenza a cui solitamente si rivolge HONOR, ma forse è proprio questa l’intenzione del brand. E nonostante non sia privo di difetti, a noi non dispiace e potrebbe essere una valida scelta per molti.