Dopo quasi mezzo secolo Nokia si rifà il look con un logo più moderno e accattivante, e allo stesso tempo presenta (finalmente) un prodotto fresco che porta con sé alcune interessanti novità, il suo smartphone G22.
In un mondo votato sempre più alla sostenibilità e al recupero dei materiali, la casa finlandese ha infatti deciso di cavalcare l’onda green producendo un telefono che finalmente possiede alcune caratteristiche veramente innovative per il mercato. G22 potrà infatti essere riparato a casa nostra grazie a una guida molto dettagliata e chiara. La sua costruzione e progettazione è avvenuta con la benedizione di iFixit, gli specialisti delle riparazioni autori di innumerevoli tutorial online e distributori di kit per le riparazioni.
La novità di Nokia si chiama “QuickFix”, ovvero riparazione veloce. Pur possedendo tutti i pezzi che compongono qualsiasi smartphone, G22 è stato ideato in modo da rendere semplice smontare e rimontare ogni sua componente guasta e poi riparata.
Sullo store online si trovano infatti tutte le parti di ricambio: il display costa 49,99 euro, la batteria 24,99 così come la backcover e altri pezzi. Non c’è colla e tutto è tenuto insieme da un numero esiguo di viti in modo da rendere il recupero del telefono agevole a un numero di persone maggiore in autonomia. La cover del telefono è realizzata in materiali plastici riciclati al 100%. Dando uno sguardo alle specifiche tecniche appare evidente che non si tratti di un top di gamma: processore a 1.6 GHz di velocità, soli 4 GB di RAM e 128 GB di archiviazione. Buona fotocamera principale da 50 megapixel ma sul fronte connettività si ferma al 4G. Tornando a parlare del suo lato “verde”, segnaliamo un packaging 100% riciclabile mentre il 72% di materiali di cui è costituito il telefono provengono dal recupero di lavorazioni precedenti.
Per un cellulare ecosostenibile ci aspettavamo decisamente di più sul fronte software: Nokia garantisce aggiornamenti solo per due anni, dopodiché il dispositivo potrebbe rimanere ancorato al suo sistema operativo (e quindi rendere velocemente obsolete le app al suo interno). Questo fattore potrebbe indurre molti utenti a cambiarlo dopo pochi anni di vita a favore di sistemi più aggiornati. La tecnologia va avanti molto velocemente. Produttori come Samsung, per esempio, rilasciano i nuovi sistemi Android per ben cinque anni dall’uscita dei loro prodotti, e come diceva un vecchio saggio “è ecologico ciò che non butti via”.
Entriamo nel dettaglio della riparabilità dando un’occhiata al sito ufficiale dedicato. Abbiamo consultato le guide di riparazione di Nokia G22 e le abbiamo trovate molto più semplici di altri smartphone simili della concorrenza, ma non così banali come ci aspettavamo. Ci sono alcune differenze rispetto ai dispositivi di altre marche. Innanzitutto il punto di sollevamento del display è chiaro e si riesce a “entrare” sotto lo schermo senza forzarlo. La seconda caratteristica del nuovo telefono Nokia è quella di utilizzare le stesse viti per qualsiasi foro: 11 viti Philips a croce tengono la copertura sopra la scheda madre, impossibile sbagliare posizionandole in modo errato. Un’altra caratteristica che semplifica la vita è quella di avere un adesivo sotto la batteria facilmente rimovibile con la linguetta (caratteristica anche di Huawei, a dire la verità). Seguendo tutti gli altri passaggi, si capisce comunque che la sostituzione dello schermo non è operazione esattamente “per tutti” in quanto è necessario effettuare operazioni abbastanza delicate, come sganciare l’altoparlante, il “flat” del gruppo tasti e altri piccoli elementi. Quindi riparazioni da soli assolutamente sì, ma non per chiunque.
Nonostante i titoli trionfalistici che campeggiano un po’ ovunque in questi giorni, sentiamo il dovere di smorzare gli entusiasmi. G22 è un telefono più facile da riparare, ma non da tutti gli utenti come sbandierato in molte anticipazioni trovate sul web. In ogni caso crediamo che Nokia abbia compiuto un coraggioso passo avanti verso la piena sostenibilità: speriamo che anche altri produttori seguano questa piccola grande innovazione e che la direzione futura sia quella di ideare un telefono che tutti possano veramente smontare e rimontare in completa autonomia.
PRO
Più facile da riparare rispetto alla concorrenza
Chiunque può acquistare i pezzi di ricambio ufficiali
Guide di riparazioni molto chiare
CONTRO
Ripararlo non è operazione per tutti
Solo due anni di aggiornamenti software
Non è un mostro di potenza, anzi.