Tutta l'esperienza Samsung nel campo dei dispositivi pieghevoli accumulata con il progetto Galaxy Fold e il rinnovato interesse per questo genere di prodotti anche da parte di altri produttori come Motorola, hanno stimolato la casa coreana a disegnare un nuovo progetto, un telefonino inedito che strizza l'occhio proprio alla linea Razr e alla sua apertura a conchiglia.
Guardando all'evoluzione degli smartphone e alla loro storia, è evidente che oltre al sistema operativo l'elemento che più ha avuto cambiamenti sia stato lo schermo e le sue dimensioni. Ma non era più possibile aumentare le dimensioni degli schermi senza esagerare e invadere il mercato dei tablet, e nemmeno tornare indietro cercando soluzioni con pannelli più piccoli. E allora ecco arrivare sul mercato un ellulare che non rinuncia né alle dimensioni dell'area touch, né alla sua praticità. Samsung Z Flip è un hardware di alto livello, studiato nei minimi particolari e testato a lungo prima di arrivare sul mercato. Il suo prezzo di listino, appena superiore ai 1500 euro, è giustificato dal fatto che ci troviamo di fronte ai primi apparecchi di questa nuova generazione e gli early adopter, si sa, non rinunciano alla tecnologia nemmeno se ancora acerba e costosa.
Si tratta di un top di gamma a tutti gli effetti, sia per quanto riguarda il processore di nuova generazione con produzione a 7nm che per la generosa dotazione di RAM, ben 8 GB. Le due fotocamere posteriori da 12 Mpixel con tecnologia dual pixel garantiscono buoni scatti anche con un obiettivo di dimensioni ridotte. Non possiamo per ovvie ragioni paragonare la qualità fotografica dell’attuale Samsung S10+, ovviamente, se non altro per una questione di ingegnerizzazione e spazi costruttivi diversi rispetto ai telefoni tradizionali, ma siamo su livelli più che ottimi.
Tante le possibilità che un dispositivo di questo genere ci può regalare. Parliamo di veri e propri modi di utilizzare lo smartphone finora inediti e vi facciamo qualche esempio pratico. Samsung Z Flip può essere piegato e posizionato ovunque per scattare foto senza bisogno di un supporto, oppure può essere usato per fare videochiamate e conferenze semplicemente appoggiandolo su un tavolo e alzando la fotocamera frontale. Il software, Android 10, è predisposto per poter usare le due porzioni di schermo in modo totalmente indipendente, ed è proprio così che viene reso possibile usarlo come fosse un laptop: schermo superiore dedicato alla scrittura e parte inferiore per la tastiera. Oppure ancora possiamo guardare un video in un display e leggere i commenti e scrivere in quello sottostante senza interrompere il flusso video.
Su come utilizzarlo, sempre aperto o meno, viene lasciata la decisione finale all'utente in base alle sue esigenze. Non è indispensabile doverlo ripiegare su se stesso ogni volta che smettiamo di lavorarci, ma si può mantenere aperto esattamente come un qualsiasi telefono per poi andarlo a piegare in caso volessimo appoggiarlo, oppure riporlo da qualche parte senza dover occupare tanto spazio. La domanda che tutti si pongono è scontata: quanto durerà il meccanismo di apertura gestito dalla cerniera? Questo aspetto probabilmente sarà tutto da scoprire, ma la sensazione che si ha tenendolo in mano è di assoluta robustezza.
Nella parte centrale dello schermo, dove si va a chiudere, si nota la cerniera sottostante che però non dà fastidio. Anzi, ci si fa presto l'abitudine e non disturba affatto. Un’altra cosa alla quale c'è da abituarsi sono i bordi del telefono leggermente rialzati che contrastano un po' con gli ultimi design “a scomparsa” dove il vetro del display si perde nel vuoto e fa passare il dito fino ad uscire dal suo perimetro. Nella gestualità touch ordinaria il bordo rialzato può provocare malumori, ma niente al quale non ci si possa abituare in fretta.
Due curiosità riguardo la manutenzione del prodotto: al momento dell'uscita la reperibilità di custodie e accessori è ancora molto limitata, quindi sarà dovere del proprietario tenerne cura al meglio considerando anche che non è possibile, per ovvie ragioni, nemmeno applicarci sopra una pellicola protettiva o un vetro che ricopra l'intera superficie del display. Nota dolente in caso di caduta: sostituire lo schermo costa caro, qualcosa come 540 euro, facendo un rapido calcolo dollari/euro sul sito ufficiale Samsung.
Lo Z Flip è, come tutte le nuove tecnologie, un esperimento che guarda in avanti. Dobbiamo anche dire che si tratta di un esperimento ben riuscito. Samsung ammicca al pubblico femminile con uno chassis che ricorda molto una trousse da borsa, ma anche agli appassionati di tecnologia che non vogliono mai farsi mancare niente, tantomeno l'ultimo ritrovato tecnologico sul mercato. (redazione)
PRO
Tanti nuovi modi di usare il telefonino
Solidità e design innovativo
Prestazioni top
CONTRO
Fotocamera inferiore agli attuali top di gamma
A qualcuno potrebbero dare fastidio i bordi rialzati
Riparabilità costosa