Nessuno ha dubbi sul fatto che l’uso, o peggio l’abuso, di dispositivi mobili in età precoce, quella di bambini e adolescenti, condizioni negativamente la crescita e lo sviluppo cognitivo dei piccoli. Eppure in Italia il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13 anni naviga in Internet, usando prevalentemente lo smartphone; sono in aumento i piccoli utenti del cellulare ( 6 -10 anni): fra il 2019 e il 2022 sono passati dal 18,4% al 30,2% (Dati Save the Children - Rapporto Tempi Digitali 2023). Però tutti sanno che Internet e gli smartphone non sono stati progettati per essere usati da bambini e ragazzi.
Serve un aiuto
Alcuni pedagogisti, esperti di processi formativi, educativi e di apprendimento, hanno promosso la petizione che chiede al Governo italiano ‘un aiuto’ per vietare ai minori di 14 anni di possedere uno smartphone personale e ai minori di 16 anni di aprire un profilo social; documento sottoscritto da attori e personaggi sportivi. I promotori sono convinti: ‘I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza; uno indiretto, perché l’interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale le esperienze fondamentali per un corretto allenamento alla vita’. È infatti dimostrato dalla scienza (le neuroscienze in particolare) che in età evolutiva alcune aree del cervello, fondamentali per l’apprendimento cognitivo, non si sviluppano pienamente se i piccoli vivono virtualmente ‘nel digitale’ attività ed esperienze che dovrebbero essere vissute nella realtà del mondo fisico. Nell’età prescolare gli effetti colpiscono le aree cerebrali deputate all’apprendimento della scrittura e lettura; in età adolescenziale (14-15 anni), a farne le spese è ‘il cervello emotivo’ e la particolare vulnerabilità riguardo alla ‘dipendenza’ da social media e dei videogiochi, attività in grado di condizionare umore, equilibri come sonno/veglia e altre funzioni e comportamenti dei ragazzi. Secondo questi esperti, l’uso degli smartphone a scuola deve essere riservato solo ai docenti, senza coinvolgimento degli studenti. L’appello richiama il Governo a un impegno “per far sì a che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16. Aiutiamo le nuove generazioni”. Chi fosse interessato a sottoscrivere la petizione può trovarla qui. (l.c.)