Martedì, 02 Febbraio 2021 08:30

Marco Cervellati (Comet) scrive a Bianco & Bruno

Il noto imprenditore bolognese interviene dopo la pubblicazione dell'esperienza del nostro mystery shopper sul sito ecommerce della sua azienda.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la nostra esperienza (http://bit.ly/3iTSCEl) in veste di consumatori vissuta su comet.it, il sito per l'ecommerce di Comet, una delle più importanti catene multiregionali, oggi in seno al gruppo Euronics. Marco Cervellati, al vertice di Comet, oltre che che consigliere di Euronics, ha scritto a Bianco & Bruno.

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In merito all’analisi prodotta dall’esperienza da voi condotta in veste di consumatore, sul nostro sito, in data 23 gennaio 2021: ovviamente i risultati non mi confortano affatto e mi lasciano alquanto rammaricato, ma a questo proposito, dopo una fase iniziale di “rabbia”, il mio ruolo mi dice di raccogliere in modo costruttivo i risultati evidenziati dal vostro lavoro.

L’ analisi in oggetto è precisa e puntuale ed avremmo già dovuto farla noi, al nostro interno; tutto ciò che è stato rilevato sarà uno spunto di riflessione e soprattutto un punto di partenza per la nostra azienda, dal quale procedere per risolvere e migliorare gli aspetti evidenziati.

Marco Cervellati, Comet s.p.a.

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Gentile Dottor Cervellati,

grazie delle sue righe. Righe che confermano l’attenzione alla qualità per il suo lavoro e il lavoro della sua azienda.

Ma sono righe dotate di una grande forza anche verso “l’esterno”, nei confronti del retail in generale. Perché se Comet è tra i player più importanti del trade cosiddetto tradizionale, credo che lo debba - almeno in parte - al modo di mettersi in discussione da parte di chi la guida. E mettersi in discussione non è mai cosa facile a farsi. Anzi, si rivela tremendamente difficile quantunque oggi essenziale per affrontare un mercato al centro di un vorticoso cambiamento.

Sia chiaro: non ci riteniamo, non siamo e non vogliamo essere infallibili. Ci copriremmo di ridicolo prima ancora che perdere completamente credibilità. E per un giornale la credibilità è tutto. Le nostre analisi in veste di consumatori misteriosi, fin dall’inizio in quell’agosto 2011, non vanno vissute come giudizi definitivi e inappellabili, sia in positivo che in negativo.

Sono soltanto “fotografie” di quel momento da parte di quel certo consumatore. Chi però comprende, dalla plancia di comando delle aziende, che ogni singola esperienza di ogni singolo consumatore contribuisce a cementare la forza del negozio sul territorio, si sarà messo in discussione ancora una volta e avrà svolto bene il suo lavoro di imprenditore del retail. (graziano girotti)