Samsung Galaxy A80 è uno smartphone che consente di fare scatti frontali e posteriori con lo stesso gruppo ottico. La tripla lente rotante è montata su una slitta meccanica che, all’occorrenza, emerge dalla scocca del telefono e ruota di 180°. Quindi un’unica grande lente principale (48MP), una grandangolare (8MP) e una di profondità (0,3MP) per fare scatti impeccabili e video in 4K, sia che riprendiamo noi stessi, sia che inquadriamo un altro soggetto.
Noi abbiamo provato la versione “angel gold”, ma il prodotto è disponibile anche in “phantom black” e “gost white”. La sensazione al tocco è gradevole, benché si percepisca subito la pesantezza del dispositivo: 220 grammi. Il display è un SuperAmoled da 6,7” di ottima luminosità e brillantezza cromatica.
Per la sicurezza dei nostri dati possiamo utilizzare il sensore di impronta digitale sotto lo schermo, ma non è possibile il riconoscimento facciale. Siamo andati immediatamente a provare la tripla lente rotante, nome che richiama alla memoria qualche cartone animato giapponese. Il carrello che scorre sui bordi della scocca è parecchio rumoroso, alla totale emersione della slitta le lenti, che prima si trovavano rivolte verso l’esterno, si girano meccanicamente verso di noi ruotando su un perno orizzontale.
L’effetto "wow" è stato immediato, ma poi il San Tommaso che è nascosto in ognuno di noi ha iniziato a forzare il meccanismo alla ricerca di probabili punti di rottura.
Se spinta verso il basso, la slitta si ritrae senza problemi, ma se si ruota forzatamente il gruppo ottico il meccanismo si inceppa. Ci siamo chiesti cosa possa accadere in caso di polvere; ci auguriamo che Samsung abbia previsto una sostituzione in garanzia. In compenso la qualità fotografica è ottima, anche se per la foto in 48MP si deve utilizzare il formato 4:3, mentre scattando in 16:9 si passerà alla modalità 24MP.
Per quanto riguarda la fruizione di contenuti multimediali ci ha deluso il fatto che l’audio sia mono e non Dolby Atmos. Ma sul banco di prova AnTuTu (l’app che utilizziamo per paragonare gli smartphone) come se la caverà questo dispositivo? Discretamente bene, ci è sembrato, anche se non eccelle, dato il posizionamento al ventinovesimo posto dell’attuale classifica AnTuTu (al momento in cui scriviamo), un gradino sotto il Samsung Galaxy S9 e uno sopra Huawei P20 Pro. Due dispositivi dello scorso anno. La CPU è il tallone d’Achille di Galaxy A80: per potenza di calcolo batte solo il 56% degli smartphone esistenti. Per grafica solo il 36%. L’esperienza dell’utente è nella media, siamo intorno al 50% dei competitor, mentre nelle prestazioni della memoria 6 device su 10 gli sono superiori.
Non sono proprio i risultati che ci saremmo aspettati, dato il listino di 679 euro. L’autonomia della batteria (3700 mAh) in compenso ci ha stupiti: 12 ore di schermo acceso. Anche i valori SAR del dispositivo sono molto buoni: solo 0,22 W/kg per la testa e 1,43 W/kg per il corpo.
Galaxy A80 non è resistente all’acqua e non ha la carica wireless. É possibile pagare in contactless con Samsung Pay. Ha 128 Gb di ROM e 8 Gb di RAM. All’interno della confezione troviamo caricabatteria rapido da 25W e gli auricolari a filo.
Come di consueto, non amiamo bocciare o premiare in toto un prodotto, ci piace più che altro definire il suo target di utenza e il posizionamento sul mercato. Diciamo che Galaxy A80 potrebbe essere il telefono ideale per i fanatici del selfie. Assolutamente sconsigliato ai maldestri: oltre alla delicatezza del meccanismo, sarà anche difficile proteggerlo con una custodia adeguata.
Il prezzo di lancio è alto, come spesso accade per la blasonata casa sudcoreana, ma appena scenderà sotto i 500 euro potrebbe esprimere un buon rapporto qualità-prezzo. Anche se il Galaxy A80 rimarrà sempre un prodotto di nicchia, è comunque un apprezzabile tentativo di uscire dagli schemi.