Mystery Shopper

Il Mystery Shopper non rappresenta soltanto una delle caratteristiche più note del nostro modo di fare informazione specializzata, ma ormai è diventato un servizio che insegne distributive e aziende di produzione ci chiedono con regolarità di svolgere per loro. In passato abbiamo lavorato per Unieuro, Trony e Expert sul fronte del retail. L'insegna ci chiede il servizio per verificare punti di forza e di debolezza della propria organizzazione di vendita, offrendoci anche l'opportunità di raccontare direttamente ai propri dipendenti gli aspetti positivi e negativi di ciò che è emerso dalle indagini. Ne derivano giornate di confronto estremamente interessanti per noi e, ci auguriamo, anche per i nostri clienti.
Accanto a ciò, ci siamo strutturati anche per realizzare servizi video su ampia scala: tutorial, eventi aziendali, inaugurazione di punti vendita; e servizi stampa: folder, volantini, house organ, loghi.
Tutto invariato il resto. La nostra informazione specializzata troverà posto, come sempre, in cinque numeri cartacei, a partire da marzo-aprile, e negli aggiornamenti del nostro sito www.biancoebruno.it.

Se vuoi richiedere il servizio di Mystery Shopper scrivi a info@biancoebruno.it

In alcuni pdv del Messinese  si respira aria da relax. E anche i consumatori, gente di mare di passaggio un mese all’anno, sono trattati come pubblico di poche pretese a cui rifilare nient’altro che il prodotto in offerta.

Il 13 giugno scorso abbiamo visitato i punti vendita Unieuro e Euronics, entrambi in via Settevalli, e Expert nella frazione di Ponte Felcino.

Martedì, 14 Maggio 2019 12:13

A Cagliari tre buoni punti vendita

Unico neo in due negozi su tre: ci giunge alle orecchie la pubblicità radiofonica di un’insegna competitor. Un impatto che disorienta e infila una vena di caos nel consumatore. Meglio una radio personalizzata, no?

Tre negozi visitati e un unico atteggiamento: poca verve e proposte tutte orientate ai prodotti in offerta Black Friday.

L’addetto risponde subito così alla nostra richiesta di informazioni. Poi prova a riprendersi, ma il danno è fatto. Siamo stati a visitare tre negozi della città partenopea e della prima periferia. Abbiamo scelto Trony, Expert ed Euronics. Ecco i risultati. 

Siamo tornati a Torino nei tre negozi forse più noti del capoluogo piemontese. Tra addetti che evitano il contatto con il consumatore o che lo riducono ai minimi termini, anche l’esempio più che positivo di Cristian, commesso di Euronics.

Risultati opposti in alcuni negozi di Roma visitati all’inizio di maggio. Se in uno siamo stati accolti da un’addetta che si è dimostrata sostanzialmente perfetta, e per di più durante la pausa del pranzo, in un altro non ci ha “visto” nessuno.

A Siena due punti vendita su tre superano in modo brillante le nostre visite. Ma nel terzo abbiamo la pessima idea di entrare attorno alle 13.30. Un vero disastro. Attenuante per l’intervallo del panino? Sì, però c’è un limite a tutto.

Un nostro lettore, ex operatore del settore con tanti anni di esperienza di vendita alle spalle, ha realizzato per noi un suo personalissimo mystery shopper.

Momento di impasse da Unieuro a Pesaro: la commessa si scusa, ma l’apparecchio richiesto “non c’è”. E invece eccolo là tra le mani di un ragazzo. Nella città marchigiana bocciati due punti vendita su tre.

Lunedì, 05 Febbraio 2018 17:20

Nasce il nostro servizio di Mystery e-Shopper

E' pensato per gli operatori dell'e-commerce e si pone l'obiettivo di migliorare l'efficienza delle piattaforme nonché del servizio clienti.

Le nostre esperienze a La Spezia e in provincia sono state tutte negative. Abbiamo trovato luoghi di acquisto poco ordinati, dove ingaggiare gare di braccio di ferro con il commesso di turno. E sulla pulizia si può fare di più.

Due negozi su tre raggiungono una buona sufficienza. Il migliore si rivela Mediaworld. Ma ciò che abbiamo trovato da Unieuro ci dice che questo settore può - e secondo noi deve - allargare i propri “confini” merceologici.

D’accordo: i negozi visitati in Toscana (Lucca e provincia) sono risultati tutti attorno alla sufficienza, chi più chi meno. Ma in un mercato tanto competitivo questo non può accontentarci. Per esempio, non si parla quasi mai di servizi.

Nel Milanese, dove siamo stati nel mese di marzo 2017, le nostre visite hanno raccolto risultati deludenti. Abbiamo trovato negozi deserti o quasi, e nonostante questo riuscire a parlare con un addetto è stata un’impresa. E quando ci parli...

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